Medel è un muro

6,5 Handanovic Apre con una parata su Callejon, chiude con una su Mertens. Tutto facile.

6,5 Nagatomo L’ultima volta al San Paolo si fece espellere, così resta attaccato alla catena con il cervello acceso e l’ardore al giusto dosaggio.

7 Miranda Sa dove, come e quando. Elegante e efficace nelle chiusure e nel primo passaggio. Un lucchetto che non si apre mai.

6,5 Juan Jesus Non si lascia rovesciare dalle punte del Napoli. Esegue da soldatino le direttive del generale Miranda.

6,5 Telles Porta al guinzaglio un ammansito Callejon, non esce quasi mai dal giardino di casa.

6 Biabiany Nel traffico non sempre riesce a lanciarsi in velocità, però c’è.

7 Medel Uomo di mischia prende subito possesso della mediana. Recupera per Jovetic la palla gol.

6,5 Kondogbia Si sente sotto esame, inizia in salita. Scollina e a centrocampo diventa una diga.

5 Perisic Disperso sulla sua isola. Gioca lontano da tutto, pure da se stesso.

7 Ljajic Allo scadere chiude il match con un’accelerazione per un raddoppio da cecchino.

7,5 Jovetic Un capolavoro per battezzare la sua rinascita. Pesca dall’archivio della cineteca un tiro a giro che stordisce per bellezza e trascina l’Inter in semifinale.

7 Mancini Ritrova la sua Inter cinica e vincente. Si guadagna le semifinali e conferma che la Coppa Italia (ne ha vinte 10) è il suo torneo. Litiga con Sarri e viene espulso.