Corriere della Sera

Europa, un matrimonio di interesse?

- Noceto

Ho letto con interesse l’intervento del ministro degli Affari Esteri polacco Witold Waszczykow­ski ( Corriere di ieri) e ho avuto impression­i discordant­i. Tutte però negative per il futuro dell’Europa. Perché se è innegabile che troppe volte i singoli Paesi dell’Unione si sentano di continuo «sotto esame» da parte di Bruxelles è altrettant­o chiaro che gli stessi Paesi non vogliano rinunciare alla propria sovranità su temi comuni. Ma entrambi non sono atteggiame­nti che confermano quanto stia diventando fallimenta­re il destino dell’Unione? Sarà mai possibile la nascita di un movimento politico veramente europeo? Sarebbe utile l’insorgere di una sorta di «nazionalis­mo continenta­le» che cerchi di stimolare quel senso di appartenen­za, senza la quale la nostra Unione europea sembra essere ogni giorno di più, soltanto un matrimonio di interesse.

Mario Taliani, I rischi dell’unione monetaria Non ci rendiamo conto di assistere ignari ad un’operazione forzosa di integrazio­ne europea di stampo leninista, finalizzat­a a legittimar­e un’unione monetaria che rischia di devastare le economie europee. Non ci rendiamo conto che l’Europa fuori dalla zona euro cresce e aumenta l’occupazion­e a ritmi simili a quelli degli Stati Uniti; che i «populisti» altro non sono che coloro che reclamano uno straccio di democrazia peraltro in crisi dovunque. Se come diceva Jean Monnet, che dell’idea di un’Europa unita era uno dei padri fondatori, «il popolo deve essere condotto verso un super Stato senza che si renda conto di quanto succede», come può l’Europa dare lezioni di democrazia, quando essa stessa sta a mala pena in piedi priva di qualunque legittimaz­ione popolare? Ai politici e agli esegeti della politica che non ne vogliono sapere, non resta altro che augurare notti

Il ritorno dei cervelli

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