Incompiuta Milan
Due volte in vantaggio con Bacca e Bonaventura, due volte raggiunto dall’Empoli I rossoneri perdono un’occasione per risalire in classifica, nel finale si rivede Balotelli
Due volte avanti, due volte raggiunto. Il Milan torna a casa con una sensazione di vuoto nello stomaco perché è vero che l’Empoli nelle ultime otto esibizioni aveva perso soltanto contro l’Inter, viaggiando a una media di oltre due punti a partita, ma una squadra in crescita come quella rossonera, che intende scalare la classifica e riappropriarsi di una dimensione europea, deve essere più attenta, cinica, feroce. Soprattutto deve sfruttare meglio quel diavolo di Carlos Bacca, terzo gol consecutivo negli ultimi dieci giorni considerando quello con il Carpi in Coppa Italia, il faro rossonero, diventato uno degli attaccanti più letali del campionato. E, come non bastasse, deve essere più abile a sfruttare il colpo di fortuna a inizio ripresa quando una carambola si trasforma nell’assist più ghiotto per l’acuto di Bonaventura.
Invece il Milan per due volte in vantaggio consegna la partita all’Empoli, mostrandosi né coraggioso né lucido. Mihajlovic perde un’occasione di agguantare la Roma al quinto posto e non lo consola il fatto che stavolta la sua panchina non trema.
Ma anche Giampaolo, alla fine, ha qualche rimpianto. La sua squadra di rincorsa conferma quanto di buono ha fatto sinora: ha un gioco e un’anima, casomai pecca in fase difensiva lasciando troppi spazi al Diavolo.
L’Empoli ha sempre il pallone tra i piedi, il Milan invece lo spazio per colpire in contropiede. Il primo allungo di Bacca è quello buono: il colombiano, liberato dal lancio di Antonelli, si infila tra Tonelli e Barba e accende i sogni rossoneri. Ma a differenza di quanto era accaduto contro la Fiorentina, il Milan non riesce a controllare le iniziative degli avversari. Progressivamente l’Empoli si impossessa della partita, alzando ritmo e baricentro, esponendosi anche a qualche ripartenza insidiosa. Ma il gioco vale la candela: perché dopo un gol annullato a Maccarone arriva l’1-1 con l’azione più bella e veloce della partita. È una specie di triangolone, considerando che Zielinski avvia l’azione e poi, dopo aver ricevuto l’assist calibrato di Saponara (il settimo della stagione), fulmina Donnarumma che si fa pescare a metà del guado. Il pari, alla fine del primo tempo, è tanto giusto quanto provvisorio. Perché l’Empoli, dopo lo choc iniziale, ritrova passo, ritmo, equilibrio e mette alle corde la difesa milanista.
Nella ripresa, stesso copione: Milan subito avanti ed Empoli abile a rimontare. Tra il 2-1 rossonero di Bonaventura, favorito da un assist involontario di Niang, colpito da una pallonata sul rinvio di Tonelli e il pari di Maccarone, favorito invece da una corta respinta di Donnarumma, passa un rigore abbastanza evidente per il Diavolo (mano di Maiello) ignorato dall’arbitro Russo.
Nel finale Mihajlovic tenta la carta Balotelli, che rimedia soltanto fischi e un’ammonizione. Il serbo rischia anche di perdere perché l’Empoli è coraggioso e audace. Saponara si vendica di chi lo ha scaricato troppo frettolosamente, Maccarone è un bomber eterno con il vizietto di fare sempre gol al suo vecchio amore (6 reti), Zielinski ha i numeri per finire presto in una grande squadra. Il Milan, invece, grande squadra per adesso proprio non lo è.
Mihajlovic Vantaggi sprecati, è mancata la rabbia per chiudere Sono molto dispiaciuto
Bonaventura Abbiamo fatto un passo indietro: se non si vince, poi si vive male