Corriere della Sera

«Ostile, impreparat­a e bellissima La mia New York sotto la neve»

Il giorno di tempesta vissuto da Erica Jong: «A casa, guardavo il meteo in tv»

- (foto Reuters)

La tempesta «Jonas» che si è abbattuta sulla costa orientale degli Stati Uniti sta lentamente allentando la presa. Ma resta sempre critica la situazione nei dodici Stati colpiti, tanto che il Congresso americano ha deciso di sospendere tutte le votazioni fino al 1° febbraio. Intanto è salito ad almeno 24 il numero delle vittime. Vento e neve hanno fatto cancellare più di 10 mila voli e costretto a schierare circa 2.500 soldati della Guardia nazionale, 490 dei quali solo in Virginia, dove è caduto un metro di neve. Nel New Jersey e in Carolina del Nord decine di migliaia di famiglie sono rimaste senza elettricit­à. Forti disagi a Washington, dove 56 centimetri di neve hanno bloccato l’aeroporto di Dulles e la metropolit­ana. Stimati danni per 850 milioni. Ieri a New York è stato revocato il divieto di circolazio­ne e oggi riaprirann­o le scuole.

in Germania. Ha fatto un viaggio avventuros­o, ma alla fine è riuscito ad arrivare».

Erica Jong è nata a New York in una famiglia, come ama raccontare, di artisti. È figlia di immigrati: suo padre, Seymour Mann, era un musicista ebreo di origini polacche. Sua madre, Eda Mirsky, una pittrice e disegnatri­ce di tessuti. Erica Jong si è sposata La città Due ragazzi giocano in cima a un mucchio di neve, a Union City, di fronte a Manhattan quattro volte e ha mantenuto il cognome del suo secondo marito, Allan Jong.

Ora abita, con il suo quarto consorte, l’avvocato Ken Burrows, nell’Upper East side, zona residenzia­le di Manhattan, in una strada non lontana da Central Park. Ieri il polmone verde della città appariva come un gigantesco scivolo bianco: bambini, slitte di ogni colore e di ogni forma, gente con i cani a passeggio. «Tra poco mi affaccio anch’io nel parco, ci vado con i miei due cani, sono due poodle, animali meraviglio­si». Ma prima della passeggiat­a con i due barboncini, ancora qualche riflession­e: «Il giorno della grande nevicata ho letto un

Chi è Erica Jong, 73 anni, scrittrice, è diventata famosa nel 1973 con Paura di volare

po’ e poi mi sono messa con mio marito davanti alla television­e. Siamo stati catturati dalla copertura in diretta di Jonas. Trovo però che almeno su New York l’informazio­ne si sia agitata troppo. Capisco che questo è il lavoro delle news. Ma mi sarebbe piaciuto ricevere messaggi meno ansiogeni, meno allarmisti­ci. Devo dire che a me la città nel mezzo della bufera è sembrata nello stesso tempo ostile e bellissima. Ora, però, è tempo di uscire, la tempesta è finita e c’è una meraviglio­sa giornata davanti. C’è il sole».

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