Zamparini: «Sono indignato, noi già colpevoli senza prove»
Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, cosa ha pensato quando ha appreso che la Procura di Napoli l’ha inserita tra gli indagati?
«Sono profondamente allibito perché in Italia stiamo assistendo alla progressiva disintegrazione della legalità».
Addirittura? Lei è coinvolto nell’inchiesta oltre che per l’acquisizione di Liverani, per la cessione di Nocerino al Milan nel 2011.
«Sono preoccupato perché il Paese sta andando allo sfascio: si dà spazio a pseudo notizie eclatanti, sbattendo i Presidente Maurizio Zamparini (Palermo) colpevoli in prima pagina senza avere la minima prova».
La Guardia di Finanza ha iniziato ieri ad acquisire documenti...
«Sì ma succedono cose incredibili. Pensi che mi ha appena telefonato il mio ex direttore sportivo, Rino Foschi, ora al Cesena: gli hanno sequestrato 5.000 euro sul conto corrente. Sono indignato».
Intende dire che il sistema delle commissioni pagate agli agenti dalle società al posto dei calciatori era, anche prima del nuovo regolamento dell’aprile 2015, una pratica diffusa tra
tutti i club di Serie A?
«Guardi le dico solo che in Italia serve la rivoluzione perché sennò andiamo tutti nella m....».
Lei è preoccupato per la sua posizione?
«Ma cosa sta dicendo? Sta scherzando? Mi accusano di evasione fiscale per aver dato a un procuratore meno di 70 mila euro parecchi anni fa».
E quindi?
«Si dovrebbe indagare su quelli che stanno indagando, piuttosto».