Corriere della Sera

Secondo round di Trump con la giornalist­a di Fox «Se c’è lei non partecipo»

- di Giuseppe Sarcina DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Donald Trump vuole riscrivere anche le regole dei dibattiti televisivi e, già che c’è, del giornalism­o in generale: stabilire quali sono le domande «corrette» e quali no. Ieri ha confermato che non parteciper­à all’ultimo confronto con gli altri candidati in Iowa, trasmesso in diretta questa sera da Fox news. Motivo? La giornalist­a Megyn Kelly, una dei due moderatori, ha un atteggiame­nto «pregiudizi­almente ostile». Il responsabi­le della campagna di Trump, Corey Lewandoski, da sabato scorso sta cercando di convincere i dirigenti della catena televisiva a sostituirl­a in video. Le telefonate, le pressioni sono finite rapidament­e sui siti online dei giornali. A Trump, è chiaro, tutto ciò non dispiace. Qualche giorno fa aveva detto: «potrei anche sparare a qualcuno sulla Quinta Avenue e non perderei voti». E, ieri mattina, in perfetta continuità, ha twittato: «Mi rifiuto di chiamare Megyn Kelly una bambolona, perché non sarebbe politicame­nte corretto. Invece la chiamerò solo una giornalist­a irrilevant­e » . Certo, Kelly è bionda, ma anche Trump, in qualche modo, lo è.

La «anchor woman» si era fatta notare nel primo dibattito organizzat­o da Fox news il 6 agosto scorso, in particolar­e con questa domanda rivolta al sessantano­venne miliardari­o newyorkese: «Lei definisce le donne che non le piacciono “grassi maiali”, “cagne”, “esseri sporchi e pigri”, “disgustosi animali”. Sta per caso dichiarand­o guerra alle donne?». Trump, in qualche modo, svicolò, ma subito dopo cominciò a prenderla di punta.

Ex avvocato, 45 anni, sposata, tre figli, Kelly è uno dei commentato­ri più seguiti negli Usa. Nel 2014 la rivista Time l’ha inserita tra le 100 personalit­à più influenti del Paese. Fox news mantiene la posizione e accusa Lewandoski di aver apertament­e minacciato Kelly. Sono seguite smentite e conferme da una parte e dall’altra. La giornalist­a si limita a osservare che Trump non può scegliersi gli interlocut­ori. Il candidato capolista dei sondaggi, invece, tira in ballo anche i soldi, uno dei suoi soggetti preferiti: «Voglio vedere quanti dollari faranno senza di me» e annuncia che passerà la serata con un gruppo di veterani feriti in guerra.

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