Così un ormone dell’intestino evita tumori al fegato
Lo scienziato Moschetta: da lì cure per i bambini
— dice Moschetta —. Noi abbiamo scoperto qual è il “messaggio” che viene a mancare: si tratta del nuovo ormone Fibroblast Growth Factor 19 (FGF19), secreto dall’intestino in relazione all’assunzione di nutrienti e molto importante per segnalare al fegato di bloccare la produzione di bile. Lo abbiamo reinserito in modelli di studio e abbiamo visto che questo ha protetto completamente dalla formazione del tumore». Risultati promettenti anche per lo sviluppo di più efficaci terapie per l’uomo.
Lo studio finanziato dall’Airc focalizza l’attenzione sul rapporto tra nutrienti e metabolismo e sui meccanismi alla base della prevenzione e del rallentamento della progressione dei tumori: «Nel prossimo futuro l’approccio metabolico che mira a interferire con la “benzina” che fa crescere i tumori promette di rivoluzionare la cura del cancro», assicura Moschetta. Tre milioni e trecentomila morti di cancro nel mondo, secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation (il centro indipendente di ricerca globale sulla salute dell’Università di Washington) sono correlate a rischi legati al comportamento e al metabolismo. Oltre il 40% delle morti per cancro potrebbero essere facilmente prevenibili modificando gli stili di vita. Tra i fattori di rischio, oltre al fumo (il principale indiziato con 1,5 milioni di decessi all’anno), ci sono scarsa attività fisica, obesità, una dieta con eccesso di sale, alcol, basso consumo di frutta e verdura, e, seppure in minor misura, l’eccesso di carne rossa e processata.
«In particolare, un terzo dei tumori nasce a tavola e questo