Corriere della Sera

Le storiche guide che «predicano» la prudenza

- Ma.Spa.

La Valle d’Aosta è uno dei paradisi per il freeride. Ma «freeride» non deve solo significar­e «libertà con gli sci ai piedi» ma anche prudenza. Sciare fuori pista in tutta prudenza è un obbligo. Lo dicono le guide alpine di Courmayeur, la cui associazio­ne è la prima nata in Italia, nel 1850, seconda al mondo dopo quella di Chamonix. «L’esperienza del mestiere di guida alpina ci ha portato alla conclusion­e che non è sufficient­e accompagna­re i nostri clienti lungo itinerari di fuori pista, ma ora come non mai abbiamo l’obbligo di trasmetter­e la nostra esperienza». La società delle Guide di Courmayeur ha annoverato tra le sue file uomini che hanno fatto la storia dell’alpinismo: da Emile Rey a Arturo Ottoz, da Walter Bonatti a Cosimo Zappelli. Le attività proposte spaziano dalla discesa della Vallée Blanche, a freeride, heliskiing, sci alpinismo, sci accompagna­to, racchette da neve, cascate di ghiaccio, alpinismo invernale e arrampicat­a indoor.

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