Per Scola «positivo il Family day» I promotori: un milione in piazza
Gandolfini: al referendum gli elettori cattolici pd si ricorderanno dello sgarbo
Mancano ormai ventiquattro ore al Family day del Circo Massimo a Roma e il suo promotore, Massimo Gandolfini, è calato ieri da Brescia nella capitale per organizzare le fila. La prima tappa l’ha fatta negli studi di #Corrierelive, l’aria pacata, ma il tono che non ammette repliche: «Non ci piace nulla della legge Cirinnà, quella sulle unioni civili omosessuali».
Alla vigilia del raduno interviene l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, intervistato dal portale della Diocesi Ambrosiana — secondo il quale «occorre distinguere qual è la responsabilità dell’episcopato rispetto a quella dei fedeli laici, ma di fronte alla manifestazione in programma sabato ci troviamo davanti a un dato di fatto positivo. Sono certo che dal raduno al Circo Massimo usciranno ragioni adeguate e l’apertura al confronto. Nella nostra società plurale occorre narrarsi e lasciarsi narrare».
Davanti ai nostri schermi del web Gandolfini non usa mezzi termini: «Siamo disponibili ai diritti individuali garantiti del codice civile, ma non ai diritti delle coppie», spiega lui che di mestiere fa il chirurgo, ma ormai sta dedicando davvero molto tempo all’organizzazione di questo movimento a favore della famiglia tradizionale