Insieme
Nel giorno dell’approvane delle misure a sostegno del cinema, a Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi e il ministro della Cultura Dario Franceschini hanno incontrato quattro registi italiani premi Oscar: Bernardo Bertolucci, 75 anni, Roberto Benigni (63), Giuseppe Tornatore (59) e Paolo Sorrentino (45)
ministeriali che operavano in base al cosidetto «interesse culturale» a favore di un sistema di incentivi automatici in base a parametri come risulti economici, artistici e di diffusione. Ovvero in base agli incassi ma anche ai premi ricevuti. Previsti contributi a produttori e distributori per nuove produzioni e un sostegno che arriva a coprire il 15% del nuovo Fondo cinema riservato a Opere prime e seconde , Giovani autori, start up e piccole sale. Si aumentano i contributi a festival e rassegna di qualità.
Addio commissioni
Sparisce anche il sistema delle commissioni ministeriali di classificazione dei film, la censura, affidato direttamente agli operatori. Allo Stato la possibilità di intervento per sanzionare abusi. Si rafforzano strumenti già collaudati come il tax credit con incentivi fino al 30%. Attenzione alle sale quelle nuove e quelle storiche e anche per teatri e librerie. Coinvolte anche le televisioni con obblighi sia in tema di programmazione delle opere cinematografiche sul piccolo schermo che di investimenti. Il ddl passa ora alle Camere. La conversione, di dice, sarà rapida. E il mondo del cinema? Erano tutti a Cinecittà per Hateful Eight di Tarantino. E applaudivano soddisfatti.