Giù le maschere a San Marco Se la sicurezza rallenta la festa
Giù le maschere. Via quella di Arlecchino, Colombina e del «medico della peste». Per non parlare della fatica che dovranno fare le dame del Settecento nel disincagliare dal capo l’impalcatura imparrucconata da «figurante». E dovranno svelare la loro identità le migliaia di Zorro e Uomo Ragno che a febbraio sono sempre un must. Così ha deciso il questore di Venezia. Misura antiterrorismo. Per tutto il periodo di Carnevale, per le manifestazioni clou (si parte domani con il Volo dell’Angelo) chi entrerà in piazza San Marco sarà costretto a mostrare il proprio volto. Certo, poi potrà riagghindarsi, ma la scocciatura — nella festa del nascondimento — resta. Per la sicurezza questo e altro, si dirà. Venezia è un obiettivo a rischio. L’altro rischio è che al Carnevale più storico del mondo molti decidano di non andare.