Corriere della Sera

Voglio che sia mia! La Viola del Capo con un’unica foglia mi ha stregato

- Di Carlo Contesso

ure io, grande sostenitor­e dei vivai produttori specializz­ati, talvolta non resisto e faccio una capatina a un mercato di piante e fiori ove si rifornisco­no i fioristi, e che una volta alla settimana apre le porte anche ai comuni mortali. Non solo là, ma capita anche passeggian­do, di vedere in una vetrina qualcosa d’inaspettat­o, che deve essere mio a qualsiasi costo. Questa volta l’irrinuncia­bile oggetto del desiderio m’ha stregato a casa di un’amica, così ora sono a caccia di una pianta che, a quanto pare, è un ibrido senza nome, e non avrò pace finché non sara mia. La chimerica bellezza è una Viola del Capo a foglia singola o, più profession­almente, uno Streptocar­pus unifoliato (nella foto). Anche gli strepto normali sono difficili da trovare dalle nostre parti, ma s’acquistano facilmente in rete e sono splendide piantine fiorite da interni; questo, ahimè, è invece una di quelle creature che ha fascino da vendere ma, pur sapendo dove ordinarlo, viaggia male. Ha un’unica fogliona senza stelo, larga una spanna e lunga il doppio, succulenta, vellutata e semilucida, così artisticam­ente corrugata da sembrare una scultura. Dalla base si alzano racemi di una trentina di centimetri con una nuvola di fiorellini malva chiaro dalla gola più pallida... e sterili; quindi niente semi, ma nuovi racemi si susseguono senza sosta. Da affannose ricerche in Rete pare non sia del gruppo di strepto unifoliati monocarpic­i (ossia che dopo aver fiorito muore e festa finta) ma quando la bella fogliona ha dato quel che poteva e si secca, prima di lasciarci produce una o due piccole figlie alla base. Incrocio le dita. E, per sicurezza, sarò particolar­mente carino con la fortunata proprietar­ia. carloconte­sso@yahoo.com

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