Mihajlovic: «Chi perde va a terra Ma quanti giocatori prendono?»
MILANO Non sarà un derby a rovinare un’amicizia, ma per la prima volta sono loro, Mihajlovic & Mancini, a sparare qualche fuoco sotto forma di botta (magari un po’ invidiosa) e risposta (magari un po’ permalosa). Le squadre in campo mostrano un calcio tristanzuolo (ultimi risultati in Coppa Italia: una vittoria grigia contro l’Alessandria, una sconfitta per 3-0 dalla Juve), le società sono impegnate a sventolare bandiera bianca, dunque ci pensano gli allenatori a riscaldare il clima e a ricordare che questa sera si gioca comunque un derby (San Siro va verso il tutto esaurito, ci dovrebbe essere anche Silvio Berlusconi).
Ci pensa soprattutto Mihajlovic, per la verità, che vede il derby come «un ascensore, chi vince sale, chi perde torna al piano terra», perché per il Milan «è una delle ultime chance di riagganciare le zone alte, mentre l’Inter deve vincere se ci vuole restare». Quali poi siano le zone alte è tutto da decidere, dopo il ridimensionamento degli obiettivi ammesso da Barbara Berlusconi (e non sembra condiviso da Adriano Galliani). «Ha ragione la dottoressa, la classifica dice che siamo da Europa League ma se dovessimo riuscire a migliorarla lei sarebbe contenta di essere smentita». Il derby è anche un’altra occasione di rivincita per il Milan, sconfitto all’andata dopo una buona prestazione. «Ma ora la squadra ha un’identità e un equilibrio», assicura Sinisa, convinto del consolidato 4-4-2 (unico cambiamento Kucka al posto di Bertolacci in mezzo).
E se l’amicizia col Mancio sopravviverà, è però vero che Sinisa — che nella sfida del look non potrà porgere l’altra sciarpa, «i nostri stilisti non la fanno» — ha un paio di cosette da invidiare all’amico Roberto. Una la ammette: «Invidio la classifica, hanno 8 punti in più». L’altra non la dice, ma riguarda l’aiuto arrivato dal mercato: «Ho perso il conto di quanti giocatori ha preso l’Inter, la Panini dovrà fare una pagina in più sull’album — la battuta che ha irritato il Mancio —. Eder è un grande acquisto, speravo arrivasse dopo il derby». Invece è arrivato alla vigilia, nelle stesse ore in cui al Milan cercavano (senza riuscirci) di vendere Niang, il quale giocherà titolare sapendo che la società l’aveva considerato sacrificabile. Insomma, Mancini sia comprensivo e consideri che la
Sinisa Tutti bravi a parlare, a dire che abbiamo 60’ nelle gambe poi c’è il campo... Balotelli
(foto)
sbaglia a mostrarsi così arrabbiato: se fai gol devi esultare, ma non ce la fa, come uno che non sa dire ti amo
Si sale e si scende «Un ascensore: chi vince sale, chi perde torna al piano terra Per noi è l’ultima chance per riagganciare le zone alte»
battuta forse era indirizzata anche al Milan, immobile per forza di bilanci a gennaio (è arrivato solo il fuori forma Boateng). Ma se Niang si fosse imbarcato per raggiungere Ranieri, chi avrebbe giocato stasera? Il quasi infallibile Bacca, certo, che pur Sinisa bacchetta («Anche lui deve migliorare a dialogare con i compagni»), non Luiz Adriano, che per una botta al costato resterà fuori dieci giorni, difficilmente Balotelli, che non è in condizione, nonostante sostenesse il contrario. «Siamo tutti bravi a parlare, poi per fortuna c’è il campo. E poi quando fai gol devi gioire, lui non ce la fa, un po’ come uno che ama una donna ma non riesce a dirle ti amo». Stasera varrebbe la pena.