Le proposte di oggi su Corriere digital edition
Massimo Sideri ci conduce tra i progetti più segreti (e spericolati) di Alphabet
società, generalizzando malcostumi di pochi e ignorando la professionalità di molti, al limite dell’ eroismo! Francesco Italo Russo Montecatini Terme (Pt)
SCHENGEN
circolazione e al libero mercato delle merci. Fa specie constatare quale potere abbiano i politici e certi media: dicono sciocchezze e noi attacchiamo la cattiva Bruxelles contro i nostri interessi, che non sono né di destra né di sinistra.
Nicola Priolo
MILAN-INTER
Derby fra stranieri Perché si è definito «derby di Milano» un incontro di calcio fra una squadra indonesiana, l’Inter, composta da 11 giocatori stranieri, contro una squadra in procinto di diventare cinese, il Milan, ospitate in uno stadio (per ora...) milanese? Chi ha segnato i tre gol con cui il Milan ha battuto l’Inter? Tre stranieri, naturalmente!
Franco Lanzaro
ASSENTEISMO
Le luci dei riflettori A seguito dei provvedimenti del governo contro gli assenteisti, molti bar e negozi nelle vicinanze di uffici pubblici hanno subito un forte calo di incassi. Nessuna preoccupazione: appena si spegneranno i riflettori tutto, temo, tornerà come prima!
Virgilio Avato
omosessuali e gli eterosessuali, siano tutti garantiti senza però annegare le loro diversità in un linguaggio comune e in istituzioni altrettanto comuni. L’amore tra eterosessuali porta all’istituto del matrimonio che dà luogo alla famiglia, parole che da migliaia di anni hanno il significato di una vita in comune di un uomo e di una donna e dei relativi figli. L’amore omosessuale non è un amore da discriminare e come tale deve essere riconosciuto con tutto il corredo dei diritti civili ma esso non può definirsi matrimonio e famiglia, termini che storicamente hanno quel significato che abbiamo ricordato. Quelli che invece ritengono che l’eguaglianza dei diritti debba essere accompagnata da una omologazione dei termini con cui si definiscono unioni profondamente diverse tra loro e addirittura una omologazione «liturgica» dinanzi all’autorità civile non si rendono conto che così facendo rischiano di vergognarsi della loro diversità. La diversità, infatti, per essere tutelata anche culturalmente, dovrebbe avere diritti uguali nella sostanza, ma disciplinati con forme giuridiche e con denominazione diverse perché diverse sono le condizioni dei rispettivi grandi amori che tengono uniti nella vita due persone. Anche sul delicato tema dei figli di un partner omosessuale dovrebbero esserci istituti giuridici diversi dall’adozione, ma che nello stesso tempo consentano a quel figlio garanzie civili forti e permanenti. Il nostro ragionamento può apparire viziato da sofismi. Così non è, perché garantisce diritti uguali con forme che rispettano le diversità che esistono e che non possono essere cancellate da omologazioni nominalistiche che rappresenterebbero, esse sì, sofismi ingannevoli. La modernità, se non è modernismo, prende atto della evoluzione storica delle società ma non mette tutto in un unico calderone snaturando il patrimonio morale, storico e culturale delle parole e dell’intero linguaggio della umanità. Anche il mondo cattolico deve stare attento a non rispondere all’errore di un modernismo spesso arrogante con la intolleranza ma deve svolgere una offensiva di persuasione spiegando che il mondo, come l’amore, è bello perché è diverso e che le diversità devono rimanere tali nel loro profilo nominalistico pur avendo uguali diritti civili.
Paolo Cirino Pomicino