Hotel e resort che cosa serve per essere eco
Architetture non invadenti, niente cloro nelle piscine
general manager dell’Hassler, per offrire diversi tipi di ospitalità ai clienti: appena quattro camere, tre delle quali affacciate su Trinità dei Monti (foto). L’idea è quella di una residenza privata, ma con i servizi del grande hotel: i clienti del «Palazzetto» fanno check in all’Hassler dove possono fare anche la colazione e usufruire di altri servizi, come l’Amorvero spa e la terrazza panoramica (www.ilpalazzettoroma.com). Stessa formula
Vista L’infinity pool del resort che si affaccia sul lago di Garda
ino a non troppo tempo fa, quando si parlava di vacanze sostenibili si pensava a qualcosa come il dormire in tenda o al massimo in roulotte. In realtà, sempre di più, la strada della sostenibilità è quella del lusso. Il motivo? Perché i bisogni di una generazione vengano soddisfatti permettendo alle generazioni future di fare lo stesso (è questo il cardine della sostenibilità) servono investimenti importanti.
«Non basta il cartellino che ti invita a non cambiare tutti i giorni salviette e lenzuola per essere ecosostenibili», commenta Alcide Leali jr, proprietario e direttore di Lefay resort, una ecostruttura citata, tra gli altri, dal The Daily Telegraph tra i 25 migliori Spa hotel al mondo (di recente è arrivata la certificazione di prima Spa in Italia e quarta al mondo totalmente organica ed ecologica) e da Tripadvisor tra i «Top 25 hotel di lusso». Basta arrivare sulla terrazza naturale su cui affaccia questa struttura, a Gargnano, sul lago di Garda, per intuire il perché: l’architettura riprende quella delle limonaie della zona, è immersa in un parco verde e silenzioso con una vista che dall’alto domina il lago. Lago che, in un gioco di prospettive davvero unico, si confonde con una piscina a sfioro dello stesso azzurro. «Anche quella piscina ad esempio — riprende Leali — non ha cloro chimico. Viene pulita con l’elettrolisi. Essere sostenibili è un concetto integrato, significa pensare a ogni dettaglio: dal cibo alla formazione del personale, dalle energie al materiale con cui viene fatta la targhetta del “non disturbare”».
Perché nel lusso si investe in questo senso? «Per una presa di coscienza, una scelta etica, ma è innegabile che sempre più clienti valutano questo aspetto. Moltissimo gli stranieri. Ma iniziano anche gli italiani». Tanto che il gruppo ha lanciato il progetto di un nuovo resort sulle Dolomiti di Brenta. Sempre in montagna, ma sulle Alpi, a
1.500 metri, c’è Vigilius: non si può arrivare in macchina, ma solo con la funivia. «La struttura, progettata da Matteo Thun, è nata basandosi sul tema della sostenibilità nel 2003 — racconta Gertrud Grassl, responsabile marketing —. Ci distinguiamo per essere ecologici in ogni aspetto: non c’è dispersione di calore, lavoriamo con energie rinnovabili, ci riforniamo con i produttori locali».
La stessa, suggestiva architettura del resort, evoca un tronco adagiato a terra. Perché la filosofia sostenibile è anche l’invito a una vacanza slow, a contatto con la natura, il cibo sano, il silenzio. «Basta entrare nell’albergo per rendersi conto che, rispetto al solito, l’atmosfera è completamente diversa».
Tra i primi a mettere in pratica queste scelte etiche ed Tra i primi ad applicare questi principi, Eva e Sonu Shivdasani alle Maldive
economiche sono stati, nel 1995, Eva e Sonu Shivdasani. Solo che allora non lo sapevano. Nel senso che la coppia aveva semplicemente deciso di costruire un resort su un atollo delle Maldive rispettando la natura: le ville dovevano essere integrate nella vegetazione e nulla doveva essere impattante sull’ambiente. È nato così il gruppo Soneva, oggi un riferimento quando si parla di lusso sostenibile. Quel resort poi, il Soneva Fushi, resta tra i più esclusivi (ed ecologici) delle Maldive. E sempre nel lusso si è inserito il gruppo americano 1 Hotels: strutture ecosostenibili e green anche in una megalopoli. L’albergo di New York che si affaccia su Central Park sembra quasi un proseguimento del parco, con le piante che ne ricoprono la facciata. Una filosofia chiara al primo sguardo.