Roma cerca il filotto anche per Sabatini
«Si leggono tante sciocchezze ogni giorno, una più o una meno non cambia». Il 30 gennaio, il d.g. Mauro Baldissoni definì così l’anticipazione di Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e Messaggero sulle future dimissioni del d.s. Walter Sabatini. Chissà se sono sciocchezze anche le parole di Luciano Spalletti, dette ieri alla vigilia di Carpi-Roma: «Siccome lo avete scritto diverse volte sono andato a parlare con il direttore. Dice che è un’ipotesi: si mette in discussione per il momento della Roma. Ma noi in queste partite sterzeremo la situazione e vedrete che resterà. Nella Roma o si fa risultato o abbiamo fallito».
È un fatto che alla Roma siano tutti in discussione ed è onesto, da parte di Spalletti, ammetterlo. Il terzo posto è obbligatorio per mantenere la competitività sul mercato, senza dover fare cessioni sanguinose a giugno. Per questo è fondamentale trovare continuità: «La Juve ne ha vinte 14 consecutive, il Napoli 8. Anche noi abbiamo bisogno di un filotto. Per questo conta solo la partita contro il Carpi, che è allenato benissimo: nessuno ribalta l’azione con la loro velocità. Se qualcuno dei miei pensa già al Real Madrid (mercoledì 17, in Champions; ndr) allora non ha capito niente».
Certezze: Dzeko titolare, Totti e De Rossi non convocati (Spalletti ha nel mirino lo staff medico). Dubbi: far riposare uno tra Salah, Perotti e El Shaarawy?