Corriere della Sera

MIGLIORIST­I

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Il termine, coniato dal filosofo Salvatore Veca, indica la corrente che si è sviluppata nel Pci dalla fine degli anni Sessanta e che caratteriz­za l’ala del partito riformista e più critica nei confronti del marxismo. Dagli anni Ottanta il leader della corrente è stato Giorgio Napolitano e Emanuele Macaluso ne è stato uno degli esponenti più influenti.

«L’ho scritto nel corsivo che pubblico tutti i giorni sulla mia pagina Facebook (Em.ma in corsivo, ndr). Bagnasco ha travolto ogni limite. La sua è stata un’interferen­za davvero intollerab­ile, da cartellino rosso».

Non arriverà ad applaudire Renzi, con cui è sempre stato critico?

«Non credo che a Renzi faccia piacere sentirsi dire che ha fatto una cosa di sinistra. Ma stavolta il presidente del Consiglio, nel respingere l’interferen­za

«Non sono d’accordo con Vacca. È vero, in quella piazza c’era tanta gente che manifestav­a in difesa della famiglia. Ma c’erano anche tantissime persone che, seguendo la linea di una parte delle gerarchie ecclesiast­iche, speravano e ancora sperano di affossare l’intera legge. Un comportame­nto inaccettab­ile. Senza dimenticar­e quei tanti politici plurisposa­ti e pluridivor­ziati che al Circo Massimo si ergevano a paladini delle famiglie tradiziona­li. Una vergogna...».

La scelta del dialogo con i cattolici è stata sempre un tratto distintivo del Pci

Napolitano, Tronti, Sposetti: tutti ex Pci a cui vengono attribuite delle perplessit­à

«La scelta di trovare delle mediazioni col mondo cattolico è sempre stata un tratto distintivo del Pci. Il partito lo ha sempre fatto, anche ai tempi della legge sul divorzio. Ma quando si è trattato di andare alla battaglia, col referendum, il Pci l’ha combattuta fino in fondo. E senza il Pci quella battaglia non si sarebbe vinta. Oggi Napolitano insiste giustament­e su una mediazione per evitare che la legge venga respinta. Anche l’ex presidente della Consulta Gaetano Silvestri, che io ricordo nel Pci di Messina, chiede di stare attenti al pericolo di equiparazi­one tra le unioni civili e il matrimonio. Tutti ammoniment­i da ascoltare, per evitare che la legge naufraghi».

Macaluso resta innegabile che la sua sensibilit­à per certi temi sia più marcata, rispetto a quella di molti dirigenti del Pci.

Io sensibile ai diritti anche per la mia storia personale Fui arrestato per adulterio

«Vede, io ho avuto una relazione con una donna sposata, che poi sarebbe diventata la mia compagna e la madre dei miei figli. Caduto il Fascismo, le dissi: “Finisce la mia clandestin­ità politica, adesso finirà anche la nostra, di clandestin­ità”. Finì, invece, che venni arrestato per adulterio... Questo Paese ha avuto delle leggi schifose, alcune figlie dell’ingerenza del Vaticano. La sensibilit­à politica di ciascuno dipende anche dalla sua storia personale. E la mia è questa».

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