L’antenna italiana delle onde gravitazionali
Scrivo in merito all’articolo «La festa a metà degli scienziati italiani. “La nostra antenna finanziata in ritardo”» di Giovanni Caprara ( Corriere di ieri). Un articolo che, a partire dal titolo, non esprime in modo appropriato il senso del mio pensiero e del mio stato d’animo di gioia e grande soddisfazione per l’importante scoperta scientifica annunciata ieri. Mando, pertanto, queste mie righe per fare alcune precisazioni e integrazioni. Mi preme, soprattutto, sottolineare alcuni punti. Voglio precisare con forza che l’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), insieme agli altri enti finanziatori, ci ha sempre sostenuto ed è riuscito a garantire il finanziamento al progetto Advanced Virgo, anche in un quadro economico complesso. Non c’è, pertanto, in me alcun rammarico, a differenza di quanto traspare nell’articolo. Ci sono piuttosto la soddisfazione e l’orgoglio di aver contribuito a portare avanti questa linea di ricerca in Italia e nell’Infn. Aggiungo che
dal 2007 le Collaborazioni scientifiche Ligo e Virgo hanno unito i loro sforzi per raggiungere gli obiettivi scientifici comuni, condividendo i dati e analizzandoli insieme e che questo ha portato alla scoperta congiunta di questi giorni.
Giovanni Losurdo, project manager Andvanced Virgo
Nella mail inviatami dopo la lettura dell’articolo, Losurdo scriveva: «Ho detto, e questo è un fatto, che Advanced Virgo è stato finanziato quasi due anni dopo Advanced Ligo. Ma ho anche detto che l’Infn ci ha strenuamente sostenuto in questo progetto». Ed è quello che ho scritto.
Giovanni Caprara