Allegri pronto alla sfida «Una questione di testa oggi e fino alla fine»
Toscano/1 Massimiliano Allegri è nato a Livorno nel 1967 Chiusa la carriera da calciatore ha iniziato ad allenare nel 2003 Alla Juve dal 2014 (LaPresse)
Oltre alle frasi fatte c’è di più. Max Allegri dice che «non è decisiva» ed è «da tripla». Ma come mai prima d’ora mette l’accento sul fattore mentale: «Conterà soprattutto l’aspetto psicologico. Non solo per questa serata, ma da qui fino alla fine della stagione». E non è un caso che Allegri faccia così: l’avversario non è abituato come la Juve a certi incroci ad alta quota e soffre dannatamente lo Stadium, per giunta senza tifosi al seguito. Senza contare che una vittoria con sorpasso darebbe grande entusiasmo alla Juve in vista della super sfida del 23 febbraio contro il Bayern Monaco. La sfida ai bavaresi Allegri la chiama «l’amichevole», dimostrando la sua voglia, forse la necessità, di sdrammatizzare i dieci giorni chiave della stagione. L’allenatore sembra più che mai sicuro di sé: «La partita col Napoli non l’abbiamo ancora preparata, abbiamo ancora tempo. Se giocherò con la difesa a tre o a quattro lo valuterò fino all’ultimo. Ma non cambia assolutamente nulla perché noi abbiamo sempre giocato a quattro, soprattutto nella fase difensiva». All’andata la Juve fu sconfitta e quindi deve provare a riportarsi in vantaggio nello scontro diretto: «Questo sarebbe importante, ma pensiamo prima a fare una grande prestazione. A a Napoli perdemmo una partita subendo due gol su due errori nostri. Rugani? Gli va dato il tempo: lo volete in campo, ma se sbaglia lo impallettate. Devo gestirlo, come ho fatto con gli altri giovani». Ma sarebbe più clamoroso lo scudetto del Napoli o i 5 consecutivi della Juve? «Non so quanto potrà valere a Napoli, so solo che la Juve, se quest’anno riuscirà a vincere il quinto campionato di fila, entrerà nella storia. Ai ragazzi ogni tanto glielo dico: immaginatevi sempre cosa sarebbe vincere questo scudetto...».