Corriere della Sera

Ci manca il realismo di Aron

Un volume di Alessandro Campi (Rubbettino)

- Di Marco Gervasoni

Non si può dire che Raymond Aron abbia goduto di particolar­e fortuna in Italia. Benché molte delle sue opere siano state tradotte, la cristallin­a scrittura e il pessimismo dell’intelligen­za del liberale francese non hanno mai fatto troppa breccia. Eppure i suoi antagonist­i erano Sartre e gli struttural­isti, le cui prese di posizioni politiche si risolsero quasi sempre in clamorose cantonate.

Alle opere di Aron Alessandro Campi ha dedicato gli studi raccolti ora nel volume La politica come passione e come scienza (Rubbettino), che si segnala sia per l’intelligen­te incastro dei saggi che per la qualità della scrittura. Tanto che lo si consiglier­ebbe anche a chi del pensatore francese non sapesse nulla. L’Aron di Campi è un teorico politico originale, capace di rinnovare il liberalism­o francese. Un aggiorname­nto fecondato dal dialogo con le scienze sociali tedesche (Max Weber) e dall’incontro con il realismo. Secondo Campi è stato proprio Aron a rendere liberale il realismo politico, caratteriz­zato di solito da un’impostazio­ne conservatr­ice, se non reazionari­a.

Del resto è anche difficile dire a quale destra Aron appartenes­se: pur non essendo un’entusiasta dell’ultra liberismo, con il gollismo degli anni Sessanta ebbe rapporti complicati, per la politica estera ma anche per quella economica del Generale, dai tratti troppo dirigisti. Non sappiamo come Aron avrebbe interpreta­to i tempi post Guerra fredda: è certo però che leggere i suoi scritti ci aiuta a capirli meglio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy