Cinque Stelle, caos sulla corsa a Milano Bedori verso il ritiro nel gelo dei big
Oggi la scelta, pesano i dubbi di Casaleggio. Il premier: uno vale uno? Lui vale per tutti
riunione di venerdì un gruppo di sostenitori l’ha invitata a riflettere sulla decisione maturata, ma difficilmente Bedori cambierà idea.
I rumors su un possibile abbandono hanno provocato già anche le prime reazioni della base. C’è chi difende Bedori, chi ricorda i dubbi di Dario Fo (il Nobel si era detto «molto preoccupato») e chi invoca — sulla stessa pagina della aspirante sindaca — «Un candidato più competitivo». Sul web si fa il nome anche di Stefano Buffagni, consigliere vinto moralmente e politicamente. E se si annullano quei seggi, anche numericamente». Si dice lontano, però, dalle rese dei conti, nazionali e locali. Per intenderci non sta con Massimo D’Alema, neanche con Pier Luigi Bersani, «io sono io, un’altra cosa rispetto alle discussioni interne. Non sono abituato a far perdere e perdere. Io sono abituato a vincere. Io posso vincere». Bassolino regionale lombardo del M5S in forte ascesa, ma l’ipotesi è improbabile, perché, come per Alessandro Di Battista a Roma, si tratterebbe di fare una deroga alle regole del Movimento che vietano cambi di poltrone durante il mandato. Al momento, nel caso di un ritiro due sembrano le ipotesi più probabili: una porta alla candidatura di Gianluca Corrado, giunto terzo alle comunarie e — essendo il secondo classificato uscito dal M5S — primo dei ripescabili. L’altra segna il ritorno, ha un unico interlocutore nel Pd ed è Renzi: «Domenica avevo detto ora andiamo avanti tutti, ma mi aspettavo una telefonata da Roma e da Napoli, che, come mi ero illuso quando sono stato assolto, non è mai arrivata. Hanno solo pensato a fermarmi». Come prevedibile non annuncia nessuna candidatura autonoma. Anche se alla Fondazione Sudd stanno continuando a lavorare all’ sulla scia di quanto accaduto a Roma e a Napoli, a una nuova selezione, stavolta via blog. Sembra proprio quest’ultima la strada con più chance, perché permetterebbe di azzerare le frizioni e le tensioni all’interno del gruppo pentastellato milanese, permettendo una nuova ripartenza.
Intanto le indiscrezioni sul ritiro di Bedori hanno già provocato le prime reazioni politiche. « Tra Roma e Milano scambio di favori tra destra e M5S — accusa Ernesto Carbone del Pd —. A Roma, Berlusconi omaggia la Raggi e di fatto dà il suo appoggio a Casaleggio per la corsa nella Capitale. A Milano, Casaleggio fa ritirare la sua candidata e appoggia la corsa della destra». I
La selezione
La vincitrice (con 74 voti) delle comunarie si sentiva isolata. Possibile una selezione online
dem prendono di mira anche il ruolo di Casaleggio e ironizzano sul «flop» delle Comunarie. Lancia il suo affondo anche Matteo Renzi: «Nel M5S c’è il che principio uno vale uno poi arriva Casaleggio e vale per tutti: è impressionate quanto accaduto a Milano. Se c’è una procedura per la selezione del candidato e poi cambi idea è imbarazzante, è una visione da lunapark». Alle critiche dei democratici di un asse M5S-Lega risponde indirettamente Matteo Salvini: «Noi qui vinciamo a prescindere dagli altri, ho questa idea, quindi auguri: che scelgano un candidato in gamba, ci confronteremo». Interviene nel dibattito anche Stefano Parisi, candidato sindaco del centrodestra: «Mi dispiace se la Bedori si ritira perché è brava e sta lavorando tanto».