La solita tattica Sarri «Guai a pensare a Dybala e compagni»

VNenerdì pomeriggio aveva suggerito ai suoi giocatori di non guardare in tv la sfida tra Juventus e Sassuolo. Maurizio Sarri ( foto) lo aveva detto alla sua maniera spiccia: «Chi lo fa è una testa di ca...». Inseguire chi sta davanti può mettere ansia, voltarsi indietro in classifica può indurre alla paura di essere prima o poi raggiunti. E dunque isolarsi alla sfida di stasera contro il Palermo è l’ unico modo possibile per continuare ad alimentare quello che l’ex tecnico dell’Empoli chiama «sogno». Lustra il gioiello, Sarri, (e dunque il suo lavoro) declamando lodi e virtù di una squadra protagonista in campionato, seconda in classifica attraverso un percorso che lui stesso definisce straordinario. Palermo è una tappa fondamentale nella corsa a due per il titolo e Sarri l’affronta con il suo undici collaudato. I «titolarissimi», unica garanzia possibile per dimezzare la distanza di 6 punti dalla capolista. Senza perdere mai di vista la differenza di storia, blasone e fatturati tra i due club.

«Il Napoli sta alla Juventus — dice Sarri — come la Juve sta al Barcellona». Lo strapotere economico, secondo l’allenatore del Napoli, anche in questa fase può decidere il campionato. Lo scudetto resta un sogno, ma il secondo posto — e lo sottolinea più volte — una grande conquista. «Tanto loro le vincono tutte», e sorride sornione. Più realista del re. Anche sul contratto che lo lega al Napoli: «Un errore parlarne ora, a fine stagione ci sarà tempo».