Immunità più efficace se i bimbi «si sporcano»
Nella prevenzione delle allergie alimentari alcuni punti fermi sono ormai assodati. Vale lo stesso per le allergie respiratorie. Secondo le stime i pazienti con rinite allergica sono il 2530% della popolazione, ma le proiezioni ipotizzano un 2020 in cui la metà dei bambini e degli adolescenti dovrà fare i conti con un’allergia respiratoria. Per invertire la rotta dovremmo mettere in atto tutte le strategie di prevenzione possibili, fin da prima della nascita: «Ormai è sicuro, infatti, che se la mamma fuma durante la gravidanza il rischio di allergie dei figli aumenta — spiega Giorgio Walter Canoni ca, presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica ( Sia aic)—.Anch el’ inquinamento urbano favorisce l’ ipersensibilità: si è visto per esempio chele particelle che derivano dai motori diesel aumentano la produzione di immunoglobuline E nei bronchi ed è ormai dimostrato il paradosso della città, ovvero il fatto che le pollinosi siano più diffuse nei centri urbani che in campagna, dove l’esposizione alle piante è maggiore. Colpa dello smog e dell’ “eccesso di pulizia” dei bimbi metropolidei tani: non incontrare germi contro cui ci si deve difendere fa deragliare il sistema immunitario, che si attiva contro sostanze innocue come i pollini. Il consiglio? Far giocare i bambini piccoli con la terra, al parco, senza paura che si sporchino». E magari sfruttare tutte le occasioni per respirare aria buona in campagna, al mare o in montagna.
Più controverso l’effetto degli animali domestici sul rischio di allergie: le ricerche hanno dato risultati contrastanti ed è difficile, a oggi, essere certi che un gatto o un cane con cui convivere fin dalla nascita o quasi sia protettivo o, al contrario, non crei piuttosto i presupposti per allergie future. «C’è invece accordo sull’uso
Il paradosso Le pollinosi diffuse nei centri urbani più che in campagna, dove ci sono molte piante
Inquinamento La maggiore incidenza di riniti in città è dovuta a smog e «pulizia» dei bambini metropolitani
probiotici per prevenire riniti e allergie in generale: esistono ormai molti dati che indicano l’opportunità di introdurli fin da piccoli, soprattutto in chi è più a rischio», osserva Canonica. Probiotici specifici consumati con regolarità infatti hanno un effetto positivo sulla composizione della flora batterica intestinale, con conseguenze benefiche sul grado di infiammazione e sull’equilibrio della risposta immunitaria. Quando l’allergia c’è, per prevenire le crisi si può solo provare a evitare l’incontro coi pollini: consultare i bollettini pollinici, respirare col naso, non uscire nelle ore più calde quando i pollini sono più concentrati o in caso di temporali, perché come ha dimostrato Gennaro D’Amato, pneumoal-lergologo del Cardarelli di Napoli, « temporali e “bombe d’acqua”, sempre più comuni per colpa delle variazioni del clima, durante le stagioni polliniche possono innescare crisi gravi: i pollini, soprattutto nelle prime fasi dell’evento atmosferico, gonfiano e poi si rompono riuscendo a penetrare in profondità nelle vie aeree, tanto da scatenare asma anche in chi di norma ha solo una rinite allergica».