Comici italiani vincenti, Hollywood non seduce i telespettatori
Un po’ come ai tempi d’oro dei «Filmissimi»: nel periodo di transizione fra le stagioni dell’autunno e della primavera — quando i palinsesti sono ricchi di produzioni — Canale 5 ha provato a «riempire i vuoti» col grande cinema, sperimentando un’inedita finestra temporale di sfruttamento di pellicole hollywoodiane recenti. Un ciclo di vita «accorciato» per rendere più fresca e attrattiva l’offerta di Canale 5.
Dopo la messa in onda dell’ultimo «filmone» — I mercenari 3, con Sylvester Stallone — si può trarre un bilancio dall’esperienza di «Premium Cinema Premiere», iniziata il 25 gennaio. Funziona ancora il blockbuster made in Usa sulla tv generalista? I risultati sono in chiaroscuro. La prima variabile è rappresentata dal titolo: Mediaset può far valere il diritto in esclusiva firmato con Warner e Universal, ma ci sono film e film. La grande eco che ha accompagnato il caso letterario e cinematografico ha aiutato 50 sfumature di grigio, primo della serie, che ha conquistato 5.298.000 spettatori, il 22,61% di share. Di certo non così d’appeal il vecchio Stallone (2.540.000 spettatori, 10,89% di share). Con un’offerta d’azione che guarda soprattutto al pubblico maschile e giovane, la capacità di piacere al target è la seconda variabile: vanno bene il campione d’incassi al botteghino Jurassic World (adatto alla famiglia: 3.820.000 spettatori, 15,8%) e l’adrenalina di Fast & Furious 6 (3.877.000 spettatori, 16,2%), meno bene lo sci-fi «romantico» di Gravity (3.135.000 spettatori, 12,1% di share).
Ma la variabile decisiva è la contro-programmazione: contro «Montalbano» si schiantano sia Stallone sia American Sniper (3.470.000 spettatori, 13,5%). Alla fine l’operazione sta in media (15,4% di share), ma il cinema sulla tv generalista sembra quello di Checco Zalone, Claudio Bisio e Leonardo Pieraccioni, più che quello di Hollywood. (a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca Italia su dati Auditel