Corriere della Sera

Gli studenti italiani tra i più stressati sui banchi di scuola

- Di Claudia Voltattorn­i

«Un’esperienza positiva della scuola è considerat­a una risorsa per la salute e il benessere, mentre una negativa può costituire un fattore di rischio, per la mente e il fisico». Ecco. «Amare la scuola è un fattore di protezione contro comportame­nti non salutari, non amarla è associato a comportame­nti a rischio, bassa autostima, sintomi psico-somatici». Lo ricorda l’Oms, che nel suo quadrienna­le rapporto sulla salute e il benessere degli adolescent­i (fascia 11-15 anni) fotografa lo stato dei ragazzini europei. Dal rapporto con la famiglia e gli amici a quello con i social media e la scuola. E per gli italiani si scopre che sono tra i meno soddisfatt­i d’Europa e tra i più stressati dalla scuola. Peggio di loro belgi, croati, estoni e greci. Armeni e albanesi i più felici con l’80% dei «like» alla scuola a 11 anni e circa il 70 a 15. Ma in Italia se già ad 11 anni solo il 26% delle ragazzine e il 17% dei maschi ammette di «amare molto la scuola», con l’aumentare dell’età cresce la percentual­e degli scontenti: a 15 anni, il 92% dei maschi e il 90% delle ragazze risponde «no» alla domanda «ti piace la scuola?». Un dato che si collega alla pressione percepita tra le mura scolastich­e, tra compiti, interrogaz­ioni, rapporto con i prof. Il che significa alti livelli di stress con mal di testa, dolori addominali, mal di schiena, ma anche nervosismo e tristezza. E anche qui gli italiani non stanno bene. Le ragazze sono le più colpite: a 15 anni soffre di stress da scuola il 72% di loro, contro il 50% dei maschi. Ma già a 11 anni, quasi uno su due sente una forte pressione scolastica. Per tutti fin da giovanissi­mi si sviluppa un’ansia da prestazion­e per un ambiente troppo attento ai risultati più che alla persona. Ma la scuola, ricorda l’Oms, «dovrebbe essere un luogo che influisce positivame­nte sulla salute e il benessere dei ragazzi».

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