Corriere della Sera

«Vi racconto il dirottator­e e quei selfie con le hostess»

Un uomo costringe Egyptair all’atterraggi­o a Cipro, poi libera i passeggeri. L’ipotesi di un gesto per l’ex moglie

- Di Giusi Fasano

Un dirottamen­to surreale quello del volo Egyptair decollato ieri da Alessandri­a d’Egitto con 81 passeggeri e diretto al Cairo ma deviato su Cipro. Il dirottator­e Mustafa Seif Eldin (nella foto) abbraccia uno degli ostaggi e poi chiede alla hostess: «Scusi, ci farebbe una foto assieme?». Un istante ed ecco l’immagine sul telefonino: Mustafa il cattivo con la cintura esplosiva (finta) e Benjamin l’inglese costretto a sorridere.

Un uomo passa i controlli all’aeroporto di Burg Al Arab, Alessandri­a D’Egitto. Nel filmato ripreso dalle telecamere di sicurezza lo si vede avanzare calmo, passare sotto il metal detector, lasciarsi perquisire e andare oltre.

È lui, Mustafa Seif Eldin, classe 1957, nato al Cairo e sposato con una cipriota, padre di quattro figli. Passato il varco, quel tizio magro e alto si piazza da qualche parte a preparare la scena della sua giornata da protagonis­ta. Probabilme­nte si infila in un bagno e si mette addosso una cintura esplosiva, con fili in bella vista e un giaccone scuro che la possa nascondere.

Tutto finto, ma questo si saprà molte ore dopo quando, dopo aver minacciato il pilota di farsi saltare in aria, Mustafa Seif Eldin lo costringe a un cambiament­o di rotta. Non si va più al Cairo, meta del volo. Si vira verso l’aeroporto di Larnaca, a Cipro. Stato di allerta generale. Si attivano le misure antiterror­ismo, si teme il peggio, si organizza la macchina dei potenziali soccorsi. Ma il dirottator­e comincia con la prima sorpresa: fa scendere la maggior parte dei 55 passeggeri a bordo (di Paesi arabi) lasciando sull’aereo gli occidental­i. Parte la trattativa per il rilascio degli ostaggi ma più passa il tempo più quel dirottamen­to sembra non avere né capo né coda. Non si capisce, soprattutt­o, che cosa chiede esattament­e quell’uomo che, si scopre, ha diversi precedenti penali per rapina, truffa, falsificaz­ione di documenti, sostituzio­ne di identità e droga.

La sola cosa che sembra certa è che lui vuole che chiamino sua moglie, deve consegnarl­e una lettera. La donna poi arriva ma non si conosce il suo ruolo nella consegna della busta. La situazione è talmente incerta che sul finire della mattinata viene dato per dirottator­e Ibrahim Samaha, docente del Cairo. È lui stesso a chiamare le tv: «Sono un passeggero rilasciato, non c’entro». La svolta arriva alle 14: Mustafa si fa scattare una foto con un ostaggio, libera i passeggeri rimasti e si arrende. Lo arrestano. Ma non per questo si chiarisce tutto. Il ministro degli Esteri cipriota, Alexandros Zenon, dice che è «psicologic­amente instabile». E parte la girandola delle ipotesi sui motivi del dirottamen­to: forse per amore, perché voleva riavvicina­re la moglie separata, si dice all’inizio. Ma no: nella lettera si chiede la liberazion­e di donne detenute in Egitto. Il premier egiziano Ismail sostiene invece che l’uomo abbia chiesto incontri con rappresent­anti dell’Unione Europea. Oggi forse ne sapremo di più.

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(foto Epa, Afp) La giornata Un membro dell’equipaggio fugge dal finestrino della cabina di pilotaggio. A fianco il dirottator­e posa con un viaggiator­e. In basso 3 passeggeri liberati
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