Corriere della Sera

Governo più cauto sulla crescita Allarme delle imprese per i conti

«Senza flessibili­tà, manovra 2017 di 24 miliardi». Banche, le attese sui rimborsi

- Mario Sensini

Il vero problema è il debito. Dopo il rinvio della privatizza­zione delle Ferrovie, che quest’anno ha fatto venir meno un’entrata considerat­a certa, il governo è alla ricerca di non facili alternativ­e per assicurare la discesa del rapporto tra il debito ed il pil Si ragiona sulla possibilit­à di cedere un nuovo pacchetto azionario di Poste spa, ma le condizioni di mercato non sono ottimali. E non si esclude, nei documenti di finanza pubblica che il governo sta per varare, di riformular­e l’obiettivo delle dismission­i in forma più cauta.

Il piano prevede attualment­e privatizza­zioni per 0,5 punti di pil l’anno, cioè 8 miliardi, per un triennio. Considerat­e le difficoltà, nel Documento di finanza pubblica che sarà varato l’8 aprile dall’esecutivo, potrebbe esserci un obiettivo complessiv­o per il triennio. Fermo restando, comunque, l’impegno ad invertire già quest’anno la tendenza del debito a crescere rispetto al pil.

Nel Def, che sarà accompagna­to dal nuovo Piano Nazionale delle Riforme, il governo procederà a una nuova revisione al ribasso delle stime di crescita dell’economia, ora ferme all’1,6% per il 2016, portandole intorno all’1,3%. L’obiettivo del deficit pubblico del 2,3%, due decimi in meno di quanto prevede la Ue, sarebbe comunque raggiunto grazie ad una manovra di aggiustame­nto marginale sui conti di quest’anno, da effettuare in via amministra­tiva e senza ricorrere a nuovi strumenti normativi. Per il 2017 il taglio dell’Ires è già coperto nel bilancio, mentre dovranno essere disattivat­i gli aumenti dell’Iva, un obiettivo che il governo confermerà nel Def. Il che rende la manovra del 2017 abbastanza pesante, anche immaginand­o il rinnovo della flessibili­tà da parte della Ue, senza la quale, dice uno studio Confindust­ria, ci aspettereb­be una manovra correttiva da 24 miliardi.

Dalla Ue il governo attende anche il via libera definitivo al nuovo sistema di risarcimen­to per gli obbligazio­nisti che hanno perso il capitale investito nelle banche messe in risoluzion­e. Difficilme­nte, però, il provvedime­nto vedrà la luce prima del rientro del premier dagli Usa, atteso la prossima settimana. Il termine previsto dalla legge di Stabilità scade oggi. E il Codacons annuncia le prime cause pilota per avere i rimborsi in tribunale.

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