Corriere della Sera

Confindust­ria, sfida all’ultimo voto

Domani l’elezione del presidente, la mappa degli schieramen­ti. Ecco chi farà la differenza

- Rita Querzé

È davvero corsa all’ultimo voto. A decidere il testa a testa tra Vincenzo Boccia e Alberto Vacchi per la presidenza di Confindust­ria saranno gli ultimi indecisi. Il vertice dell’Ance si riunisce stamattina per scegliere a chi andranno i voti in consiglio di Claudio De Albertis e Luigi Colombo. Stessa cosa farà oggi il vertice di Federlegno-Arredo, rappresent­ato in consiglio da Roberto Snaidero. Nella tabella di questa pagina diamo conto della composizio­ne del consiglio generale e dei voti che dovrebbero andare ai candidati in base alle intenzioni di voto espresse. Prendiamo l’Emilia Romagna: dei 14 voti della regione solo i 2 che fanno riferiment­o a Reggio Emilia andranno a Vincenzo Boccia. Anche la Lombardia ha scelto in gran parte Vacchi (fanno eccezione i 4 voti delle territoria­li di LeccoSondr­io e di Mantova). Restano da conquistar­e i 4 voti di Brescia. Il presidente Marco Bonometti si è ritirato dalla corsa e ora la territoria­le lascia libertà di voto. Preferenze in libera uscita per Vacchi? Probabile. Del comitato di presidenza di Confindust­ria, però, fa parte anche

il bresciano Aldo Bonomi, «collega» di Boccia nella squadra di viale Dell’Astronomia.

Territorio che vai, equilibrio che trovi. Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta si sono schierate per Boccia. Ma già si sussurra che non tutti a Nord Ovest terranno il punto nel segreto dell’urna.

Gli 11 voti del Sud in realtà sono più frammentat­i di quanto sembrasse all’inizio: 3 voti napoletani e 1 molisano andranno a Vacchi. Ma il territorio più spaccato è il Nord Est: 15 voti a Boccia, 12 a Vacchi, il voto della provincia di Trento ancora «indeciso» e il presidente di confindust­ria Veneto, Roberto Zuccato, che ha evitato di schierarsi pubblicame­nte. A Roma Aurelio Regina «sposterà» i suoi voti su Vacchi ma il past president Luigi Abete è per Boccia.

Insieme con la decina di voti ancora da assegnare delle federazion­i di settore molto potranno incidere gli altri past president (Antonio D’Amato e Luca Cordero di Montezemol­o pro Vacchi, Emma Marcegagli­a per Boccia, ma si sono anche Vittorio Merloni e Giorgio Fossa). Il presidente uscente Giorgio Squinzi ha evitato di schierarsi anche se le sue simpatie andrebbero a Vincenzo Boccia. Non a caso anche Federchimi­ca fino all’ultimo non darà un’indicazion­e (3 voti in consiglio). Potrebbero fare la differenza i voti dei cinque membri di nomina presidenzi­ale ( Paolo Astaldi, Francesco Caio, Claudio Descalzi, Mario Moretti Polegato e Pietro Salini). Per finire, stamattina si riunisce il direttivo di Confindust­ria Abruzzo. Un voto soltanto. Visto come si stanno mettendo le cose, anche quello potrebbe essere prezioso.

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Vincenzo Boccia è presidente del comitato per il credito di Confindust­ria. La sua azienda è la Arti grafiche Boccia
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Alberto Vacchi guida la confindust­ria di Bologna. La sua Ima vanta un miliardo di fatturato nel settore del packaging

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