Fca, prove di sindacato unico La Cisl con i colletti bianchi: «Una svolta storica»
«È come se si fosse ricomposta dopo 36 anni una vecchia frattura, quella tra i quadri Fiat che per lavorare scesero in piazza nella marcia dei 40mila contro gli operai che scioperavano». Con questo ricordo Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, commenta la svolta storica che ha portato a una nuova alleanza sindacale in Fca-Cnhi: la Fim Cisl e Aqcf, l’Associazione quadri e professional, hanno infatti firmato ieri un accordo che prevede una più intensa collaborazione e integrazione operativa tra le due organizzazioni. Insomma, un primo passo verso l’accorpamento dei sindacati: «La proliferazione di sigle sindacali — spiega Bentivogli — serve più ai sindacalisti che ai lavoratori: sette sindacati in Fiat-Fca sono un elemento di indebolimento utile solo a moltiplicare agibilità e incarichi. Dove si pratica la partecipazione ci sono uno o al massimo due sindacati, dobbiamo imparare dall’esperienza americana che ci insegna che meno sigle ci sono e più incisive saranno». L’accordo siglato ieri, comunque, è soltanto un primo passo di un percorso più lungo: «È appena iniziato un lavoro comune tra i primi due sindacati in Fca-Cnhi — sottolinea Bentivogli — perché la fabbrica integrata deve avere un sindacato forte e rappresentativo che, appunto, integri tutte le professionalità, dagli operai ai quadri. Si lavorerà insieme su formazione, servizi, alte professionalità. Siamo i sindacati che hanno firmato tutti gli accordi che hanno migliorato condizioni di lavoro e salari nei principali stabilimenti Fiat, da Pomigliano a Melfi». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovanni Serra, segretario dell’Associazione quadri e professional: «L’accordo che è stato siglato a Roma rappresenta il primo passo di un percorso comune finalizzato al rafforzamento complessivo delle due organizzazioni». Che potrebbe essere replicato anche in altri grandi gruppi: «Il nostro obiettivo — conclude Bentivogli — è di portare questo tipo di accordo in tutti i grandi gruppi, da Finmeccanica a Fincantieri fino all’Ilva».