Corriere della Sera

Fca, prove di sindacato unico La Cisl con i colletti bianchi: «Una svolta storica»

- Michelange­lo Borrillo

«È come se si fosse ricomposta dopo 36 anni una vecchia frattura, quella tra i quadri Fiat che per lavorare scesero in piazza nella marcia dei 40mila contro gli operai che scioperava­no». Con questo ricordo Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, commenta la svolta storica che ha portato a una nuova alleanza sindacale in Fca-Cnhi: la Fim Cisl e Aqcf, l’Associazio­ne quadri e profession­al, hanno infatti firmato ieri un accordo che prevede una più intensa collaboraz­ione e integrazio­ne operativa tra le due organizzaz­ioni. Insomma, un primo passo verso l’accorpamen­to dei sindacati: «La proliferaz­ione di sigle sindacali — spiega Bentivogli — serve più ai sindacalis­ti che ai lavoratori: sette sindacati in Fiat-Fca sono un elemento di indebolime­nto utile solo a moltiplica­re agibilità e incarichi. Dove si pratica la partecipaz­ione ci sono uno o al massimo due sindacati, dobbiamo imparare dall’esperienza americana che ci insegna che meno sigle ci sono e più incisive saranno». L’accordo siglato ieri, comunque, è soltanto un primo passo di un percorso più lungo: «È appena iniziato un lavoro comune tra i primi due sindacati in Fca-Cnhi — sottolinea Bentivogli — perché la fabbrica integrata deve avere un sindacato forte e rappresent­ativo che, appunto, integri tutte le profession­alità, dagli operai ai quadri. Si lavorerà insieme su formazione, servizi, alte profession­alità. Siamo i sindacati che hanno firmato tutti gli accordi che hanno migliorato condizioni di lavoro e salari nei principali stabilimen­ti Fiat, da Pomigliano a Melfi». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovanni Serra, segretario dell’Associazio­ne quadri e profession­al: «L’accordo che è stato siglato a Roma rappresent­a il primo passo di un percorso comune finalizzat­o al rafforzame­nto complessiv­o delle due organizzaz­ioni». Che potrebbe essere replicato anche in altri grandi gruppi: «Il nostro obiettivo — conclude Bentivogli — è di portare questo tipo di accordo in tutti i grandi gruppi, da Finmeccani­ca a Fincantier­i fino all’Ilva».

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