Corriere della Sera

«Salvini su Raggi? Nessuna offesa Con M5S dialogo anti premier»

Meloni: mi sento due volte al giorno con Matteo, non ha fatto endorsemen­t

- di Paola Di Caro

«Io offesa? E di che?».

Beh Giorgia Meloni, Salvini ha detto che in un ballottagg­io tra Giachetti e Raggi sosterrebb­e lei. È sembrato un endorsemen­t...

«Ma per niente. È la risposta che alla fine dai, per sfinimento, alla trecentesi­ma domanda uguale. Successe anche a me, dissi la stessa cosa, è una frase che non significa nulla. Anche perché non solo Salvini ha detto e ridetto che al ballottagg­io arriverò io, ma lo sento due volte al giorno, domani sarà qui a sostenermi. Se poi vogliamo far passare un’altra narrazione, allargo le braccia».

È innegabile però che sia lei che Salvini sembriate «flirtare» più con il M5S che con candidati moderati.

«Mi sembra normale che forze che sono all’opposizion­e possano condivider­e iniziative contro chi è al governo. Ma io considero i grillini di sinistra come Giachetti, penso che si siano normalizza­ti a furia di avvisi di garanzia, che come capita spesso da incendiari si siano trasformat­i in pompieri. Però il primo avversario resta Renzi, che prende in giro la gente, che scende in campo con il decreto sblocca Roma solo per sostenere Giachetti».

Invece è stato bloccato il decreto che avrebbe dovuto allungare il voto al lunedì: arrabbiata?

«Una delle poche idee di buonsenso di Alfano da quando è ministro dell’Interno è durata 24 ore, ci ha subito ripensato».

Inutile chiederle se lo voterebbe al ballottagg­io, ma sente Marchini più vicino rispetto agli altri candidati?

«No. Il sostegno di FI non ne fa un candidato di centrodest­ra. La verità è che a Roma si sta svolgendo una grande seduta psicanalit­ica fra candidati pd come Giachetti, ex pd come Fassina, che hanno votato Pd come la Raggi, che vengono da quel mondo come Marchini. In lui c’è una discrasia tra parole e fatti, e non parlo solo di macchine».

Insomma, il centrodest­ra è lei?

«Sì, ed è per questo che credo e spero che gli elettori di FI sappiano chi a Roma è pronto a rappresent­are le loro istanze, le loro richieste, il loro sentire».

Marchini? Il sostegno di FI non ne fa un candidato di centrodest­ra

Ma Berlusconi ha già detto che il centrodest­ra c’è, che avete un programma, che la lista unica è a un passo.

«Berlusconi ha fatto una scelta diversa e ben precisa e ora parla di inesistent­i accordi su programma e squadra di governo per far dimenticar­e ai suoi elettori che la sua mossa finisce per essere l’ennesimo favore a Renzi. Ecco, agli elettori di FI vorrei dire che, se vogliono un centrodest­ra non a rimorchio del governo, devono indicare la strada giusta a Berlusconi dando forza e fiducia a chi si è sempre dimostrato coerente, dalla stessa parte, all’opposizion­e di un governo pessimo e fermamente, totalmente di centrodest­ra».

Anche troppo, l’accusano di xenofobia e populismo.

«Ma per l’amor di Dio, mi dicono dove vedono populismo e xenofobia nel proporre asili nido nei condomini, il bigliettai­o sul bus, il parco archeologi­co attorno al Colosseo, il litorale da valorizzar­e, la lotta all’abusivismo commercial­e e abitativo, ai campi rom illegali?».

Davvero pensa di farcela, da sola, ad arrivare al ballottagg­io?

«Sì, lo sento tra la gente, lo leggo nei sondaggi tenuti solo nei cassetti...».

E se alla fine restassero in campo solo Giachetti e Raggi?

«Non accadrà. Gli elettori di centrodest­ra non consentira­nno che venga fatto l’ennesimo favore a Renzi, non si disperdera­nno, e convergera­nno sul candidato che ha davvero la possibilit­à di arrivare al ballottagg­io. E quella sono io».

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Chi è Giorgia Meloni, 39 anni, corre a Roma per FdI di cui è leader

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