Oltre 260 offerte nella chimica
Le assunzioni di grandi gruppi come Solvay, Mapei, Radici e Basf
Un mondo trasversale che va dall’agricoltura, al sostenibile, dal manifatturiero, alle nanotecnologie. E’ l’industria chimica italiana — 2.740 imprese e 109 mila occupati — fiore all’occhiello della nostra economia. Dove l’industria realizza ciò che la chimica inventa. Così un addetto su tre è laureato, il 95% ha un contratto a tempo indeterminato e la percentuale di nuovi assunti sfiora il 60%.
«La chimica è cambiamento: della materia, dei processi, dei prodotti, della qualità della vita» dichiara Cesare Puccioni, presidente Federchimica, associazione che festeggia cent’anni e che per l’occasione ha messo in palio 10 premi per tesi di laurea (valore di 30 mila euro: www.federchimica.it). Perché il settore svetta al secondo posto in Europa per numero di imprese attive nella ricerca, dietro solo alla Germania.
Angelini, gruppo farmaceutico italiano che impiega 4.000 dipendenti, investe molto sul capitale umano. Nei prossimi mesi seleziona un centinaio di laureati in discipline scientifiche, ingegneri, medici ma anche candidati con formazione economico finanziaria, marketing e logistica. Headquarters: Roma e Ancona. «Ma noi ripeschiamo anche i cervelli in fuga » sottolinea Marco Morbidelli, vicedirettore personale «abbiamo fatto rientrare talenti in posizioni importanti».
Solvay invece, (10 stabilimenti, 2.280 dipendenti) ricerca ingegneri e chimici per il centro ricerca di Bollate ma anche tecnici e periti elettrotecnici. Complessivamente un centinaio di persone. In azienda l’età media è 35/36 anni. Il primo career day è l’8 giugno.
Pure Mapei, in crescita costante, continua ad inserire in ricerca e sviluppo ingegneri chimici, di materiali, civili, edili, chimico industriali che parlino due lingue e che siano anche disposti a trasferirsi: un mix di 20 neolaureati, più un paio di controller e periti chi- mici. Mentre il gruppo Radici, filiera del nylon, 1.600 persone in nove stabilimenti, valuta una trentina di neolaureati in chimica industriale, ingegneri tessili, di materiali e nanotecnologie e diplomati, periti chimici, elettronici, meccanici. In Cina, Brasile, Usa e Germania andranno una decina di ragazzi e 5 candidati di alto profilo.
Basf, 10 stabilimenti produttivi, cerca costantemente neolaureati da far crescere all’interno. Al momento 3 ingegneri chimici a Pontecchio Marconi, e 2 nella logistica, 5 a Villanova d’Asti, 2 a Treviso. Le vacancy in Europa sono 370, nel mondo 820.
Dulcis in fundo una bella sorpresa: nel mondo della chimica le donne rappresentano il 32% dell’occupazione. «Perché le donne valgono anche se guadagnano meno degli uomini» titola un libro, fresco di stampa, di Sabrina Scampini. E sono il futuro anche della chimica.