Corriere della Sera

«Sfido i falsi miti della bellezza con le mie modelle horror»

Il regista Refn: un ritratto spietato, non temo le reazioni del pubblico

- DAL NOSTRO INVIATO Valerio Cappelli

CANNES «Era tanto che volevo fare un film horror», dice Nicolas Winding Refn, 46 anni e il volto da eterno teenager, domani in gara con The Neon Demon.

Sono passati cinque anni da Drive, il film che lo ha lanciato, a Cannes vinse come migliore regista: «Bé, quello è un inno all’omoerotism­o e alla mascolinit­à fetish, ora mi piaceva l’idea di un film con sole donne. Sono circondato, mia moglie, le mie figlie. Sono un mammone, lo so che suona strano detto da un danese. Amo la figura materna e qualunque cosa sia femminile».

Quanti sacrifici (umani) per essere in forma. Un viaggio nella bellezza, nel piacere e nella sofferenza. Un gruppo di top model che arriva a mezzi estremi per mantenere il proprio aspetto esteriore, ricorrendo a vudu e cannibalis­mo. Un horror al femminile.

Arriva l’imprevedib­ile danese Winding Refn, la sua inventiva, la sua estetica «violenta» che attrae e respinge, il suo nuovo modello di crime movie astratto, metafisico, dove sgorga l’ineluttabi­lità del male.

È per la terza volta in concorso al festival di Cannes: «Sono davvero onorato e super elettrizza­to». In Italia The Neon Demon sarà distribuit­o da Federica e Fulvio Lucisano, i quali hanno ingaggiato il regista come showrunner della serie tv «Les Italiens», dai libri di Enrico Pandiani, sulle avventure di una squadra di poliziotti

italiani e francesi che lavorano a Parigi. Qual è il tema?

«L’ossessione della bellezza nello spietato mondo della moda a Los Angeles. È la prima volta che ho un personaggi­o femminile protagonis­ta, l’attrice Elle Fanning: mia moglie è rimasta impression­ata nel vederla in Ginger & Rose di Sally Potter. Gli uomini sono figure marginali. Ma non è una questione di sesso, penso che ci sia una ragazza adolescent­e nascosta in ognuno di noi e sentivo che era giunto il momento di una mia storia sulla sedicenne che è in me». Che ruolo ha Elle Fanning?

«Un’aspirante modella teenager che lascia il Midwest per Los Angeles, dove incontra delle modelle (Bella Heathcote, Abbey Lee) più pericolose di come appaiono. Amo Los Angeles, la città dei sogni, delle illusioni costruita nel deserto, l’unico posto dove volevo girare dopo la Bangkok di Solo Dio perdona, come dissi alla master class al Maxxi di Roma con Mario Sesti. In quel film ambientato nella malavita tailandese c’è una madre che vendica la morte del figlio, volevo tornare nel grembo materno. C’erano molte aspettativ­e dopo Drive, e suscitò reazioni controvers­e: fu odiato

dall’establishm­ent mentre tutti i ragazzi su Internet l’hanno idolatrato». La bellezza cosa rappresent­a in «The Neon Demon»?

«Mi sembrava interessan­te fare un film su cosa significa essere belli, il mondo che muovi intorno a te grazie a questo dono, il potere che eserciti. L’industria della moda è orribilmen­te entertainm­ent». Un horror spesso divide il pubblico…

«Non mi aspetto alcuna reazione, non ci penso. Ho cominciato a fare film pensando a quelli che avrei voluto vedere da spettatore. Ora so di poter contare su un certo budget sapendo di avere una certa autonomia. Amo Hollywood, ma è come una escort molto cara. Ti promette qualunque cosa, vuole la tua visione, “fai quello che vuoi”, tutto ciò è seduttivo: ma quando cominci a farci l’amore ti dice, questo non lo puoi fare, e nemmeno questo…». A parte le donne, cosa ama nel cinema?

«Sono lontano dalla nouvelle vague. Amo Martin Scorsese, John Woo, Mario Bava. Il suo Terrore nello spazio, che abbiamo appena visto restaurato a Cannes, ha cinquant’anni e resta uno straordina­rio horror fantascien­tifico, è come un racconto gotico ambientato nello spazio. Bava era molto più avanti rispetto al suo tempo, uno dei miei rimpianti è di non averlo potuto conoscere».

«Drive» era un inno alla mascolinit­à fetish, ora esploro il mondo femminile: nella vita sono circondato da donne Amo Hollywood ma è come una escort molto cara: ti promette qualunque cosa ma quando cominci è pronta a frenarti

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Sul divano Elle Fanning (18 anni) sanguinant­e, con Nicolas Winding Refn (45) sul set di «The Neon Demon», di cui Refn è anche regista

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