Boccia eletto presidente di Confindustria La conta dei voti
Vincenzo Boccia prende le redini di Confindustria. L’insediamento a viale dell’Astronomia è avvenuto formalmente ieri sera, dopo il voto dell’assemblea privata che lo ha eletto con l’87% dei voti, tenendo conto dei 914 sì e dei 132 no risultati al termine dello spoglio. Se si considerano anche i 305 astenuti sul totale dei 1414 voti dell’assemblea, allora il consenso si assesta sul 67%.
L’esito del voto è stato accolto da un lungo e caloroso applauso. È stata così confermata la designazione di Boccia alla presidenza arrivata dal consiglio generale di Vincenzo Boccia
fine marzo con 100 voti a favore rispetto ai 91 andati ad Alberto Vacchi, presidente degli industriali di Bologna. Oggi Vincenzo Boccia terrà il suo primo intervento all’assemblea pubblica. Ospite d’eccezione, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
A votare contro o scheda bianca sono stati soprattutto i rappresentanti delle territoriali dell’Emilia Romagna, di un ampio pezzo della Lombardia e di un paio di province del Veneto, Padova e Treviso. Durante l’assemblea gli interventi sono stati numerosi e non di circostanza. Hanno parlato Gianfelice Rocca per Assolombarda, i past president Antonio D’Amato e Luigi Abete, il presidente di Confindustria Emilia Romagna Maurizio Marchesini, il leader di Federmeccanica Fabio Storchi. Gli interventi più critici sono stati quelli di Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Pordenone e della presidente di Confindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana.
Nell’insieme, il clima, da parte di coloro che non avevano sostenuto Boccia fin dalla prima ora, ha preso la forma di quello che ieri all’uscita da viale dell’Astronomia dopo la votazione molti imprenditori definivano «supporto costruttivo». Ora al neopresidente toccheranno sfide importanti e complesse. A partire dalle relazioni industriali.