Edison ai clienti: paghiamo noi il canone tv
Non verranno addebitati i 100 euro. Rilevate 9 centrali idroelettriche
L’obiettivo è quota 100 mila. Come i clienti che Edison prevede di strappare alla concorrenza. Moltiplicato per cento euro il conto è presto fatto: 10 milioni di euro. Altri cinque verranno investiti in una campagna pubblicitaria che partirà il prossimo 5 giugno. Televisione, radio, carta stampata. «Edison paga il canone Rai. Al posto vostro».
Al netto dei contenuti di marketing Edison tenta di intercettare una domanda esplicita. Trasversale nel Paese. Gli studi di mercato rilevano che il canone Rai sia la tassa meno gradita. Più delle accise sulla benzina. Più dell’Imu. Persino più dei ticket sanitari. Così la società ha deciso di rimborsare i 100 euro dell’imposta che il governo ha deciso di inserire in bolletta con un decreto ministeriale a chi è già cliente (ma deve aderire a «Edison Luce Leggera» comunicandolo espressamente) o a chi decide di cambiare operatore. La società ritiene di provocare un effetto trascinamento sulla clientela tale da rimborsare il costo complessivo dell’operazione. L’elemento interessante è la presenza di una fascia di popolazione che contesta tout court il canone Rai come tassa di possesso. Sono gli over 35, residenti principalmente nelle grandi città, che lo ritengono un balzello fastidioso. Si tratta di un target funzionale anche da un punto di vista commerciale. Perché è una clientela più mobile. In grado di superare le resistenze di cambiare operatore con tutto ciò che concerne in termini di «seccature» burocratiche. Sarà curioso ora capire che cosa faranno gli altri operatori.
Edison ha deciso di rafforzarsi anche nell’idroelettrico con l’acquisizione di nove centrali (mini) in Piemonte e Friuli, che così salgono a 72. L’operazione ha un valore totale di circa 34 milioni di euro.