Corriere della Sera

«Marchionne resta fino al 2019» Il presidente di Fiat Chrysler, Elkann, sul futuro Ceo del gruppo: «Selezione interna» Peugeot? «Non interessa». «Con Gac solo contatti per aumentare la presenza in Cina»

- Raffaella Polato

E, volendo, ci sarebbe già anche qualcuno sul mercato. L’ha appena scritto «Les Echos»: il governo francese starebbe pensando di uscire da Psa. Potrebbe essere Fca, a comprare? La risposta di Elkann è «no». Educato, ma un «no». Soft, all’inizio: «Siamo focalizzat­i sul piano industrial­e». Più netto subito dopo: «Se si presentass­ero opportunit­à le valuteremm­o», certo. Solo che per il Lingotto non è questo il caso : «Pensiamo a ( Unicredit ha nel capitale «la principale debolezza» ma la banca ha mostrato di saperlo generare per via organica, e attraverso il migliorame­nto della qualità dei suoi attivi e i maggiori utili attesi dovrebbe continuare a farlo nei prossimi 18-24 mesi. L’analisi è di S&P, che ieri ha confermato il rating BBB-/A-3. In sostanza l’agenzia riconosce alla strategia di Federico Ghizzoni ( foto) di aver creato capitale, anche se il patrimonio è da mesi sotto scrutinio da parte del mercato. Ed è questo uno degli elementi per i quali il board ha deciso di avviare la sostituzio­ne di Ghizzoni. Un comitato ristretto composto dal presidente Giuseppe Vita, dai vice operazioni tali da cambiare realmente le dimensioni. Psa non rientrereb­be in questo contesto» (e su Gac: «Con loro abbiamo solo contatti per aumentare la presenza di Fca in Cina»).

Fine del capitolo «fusione» (per ora). Non del tema «auto». Per la sua assemblea - la prima dopo i 6,7 miliardi di dollari investiti per il 100% di PartnerRe, da cui è atteso un ritorno annuo sul capitale dell’8-10% per i prossimi dieci anni - Exor quest’an- no ha scelto Arese. Museo Storico. Alfa Romeo. La ragione è semplice: appoggiare il rilancio del brand. Difficile, complicato (vedi i ritardi nella tabella di marcia e il fresco passaggio della guida da Harald Wester a Reid Bigler). Elkann però ci scommette: «È un marchio forte almeno quanto Jeep. Siamo orgogliosi di sostenere Fca in questo bellissimo progetto». Principio che naturalmen­te, aggiunge, vale per tutte le attività in portafogli­o. Editoria compresa, e non solo quella globale dell’Economist. Il plenipoten­ziario di casa Agnelli cita la fusione della «loro» Stampa con Repubblica, commenta le due offerte per Rcs Mediagroup dopo l’uscita di Torino («Oggi Rcs la vogliono in tanti ed è positivo. Rimpianti? Nessuno». La quota di Exor è scesa «all’1,74%», «continuiam­o a vendere sul mercato») e conclude: «Tutto ciò vuol dire che il settore ha prospettiv­e positive anche in Italia. O almeno: che molti pensano che le abbia». Lui, a quanto pare, è tra quelli.

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