Tamaro con Dicker sulla Nave di Teseo (e c’è anche Magris)
Joël Dicker, Claudio Magris, Susanna Tamaro saranno tra i passeggeri d’autunno de La nave di Teseo. Ieri Elisabetta Sgarbi ha presentato alla rete di vendita i titoli che usciranno dopo l’estate. Si comincia, a fine agosto, con Paulo Coelho, poi il primo settembre tocca a Guillaume Musso, bestsellerista francese che in Italia è stato pubblicato da Sperling & Kupfer e Rizzoli e poi rilanciato da Bompiani. Alla Nave ha dato il nuovo romanzo, La ragazza di Brooklyn, che in Francia ha venduto oltre 600 mila copie.
Il 15 settembre, invece, l’esordio di Susanna Tamaro con La nave. Il libro si intitola La tigre e l’acrobata ed Elisabetta Sgarbi, al lavoro con Mario Andreose ed Eugenio Lio negli uffici milanesi, lo definisce «una straordinaria favola per tutti, un inno alla libertà e alla curiosità». Il nuovo romanzo del giallista svizzero Dicker, Il libro dei Baltimore, invece, arriva in libreria il 29 settembre. «È un testo — spiega Sgarbi — popolato di molti personaggi, che si muovono su piani temporali diversi, magistralmente orchestrati da Dicker. Il protagonista è ancora Marcus Goldmann, lo stesso di La verità sul caso Harry Quebert ».
Dicker, come Tamaro, arriva da Bompiani. «Siamo contenti — aggiunge Sgarbi — che Susanna abbia deciso di dare a noi il nuovo romanzo. Avevamo lavorato insieme con Ogni angelo è crudele e si era creato un ottimo rapporto». Bompiani ha acquisito quasi tutta la backlist della Tamaro. «Quando i vari titoli andranno a scadenza di contratto, si faranno tutte le valutazioni del caso», dice Sgarbi che, però, ritiene anche «naturale che un autore voglia tutti i suoi libri dallo stesso editore». A metà ottobre, uscirà Istantanee di Claudio Magris, «un florilegio di testi usciti sul “Corriere” dal 2009 al 2015, rivisti. Magris ha il suo editore (Garzanti, ndr), ma ha deciso di dare questo volume a chi, con tanta passione, da Bompiani, glielo aveva chiesto. Per noi è un segnale molto importante pubblicare autori di peso in un momento in cui il ruolo dell’editore sembra ridimensionato. È la prova che per uno scrittore avere una figura che lo cura, che partecipa a un confronto, ancora conta. È il riconoscimento del nostro lavoro».
A novembre il quarto appuntamento con Il tesoro d’Italia di Vittorio Sgarbi che questa volta va da Caravaggio a Tiepolo, Dall’ombra alla luce. «Ma accanto ai grandi nomi — aggiunge Elisabetta Sgarbi — ci saranno altri titoli non di minore importanza: il nuovo romanzo di Giovanni Mastrangelo, l’autore de Il piccolo Buddha, intitolato Il sistema di Gordon. Ricominceremo a pubblicare il nigeriano Chinua Achebe, padre della moderna narrativa afroamericana, con Le cose crollano; il nuovo lavoro di Alberto Mantovani, uno dei più importanti scienziati mondiali, che apre a un dialogo con i giovani per vivere con entusiasmo la vita della ricerca e della conoscenza: Non avere paura di sognare. Decalogo per aspiranti scienziati ».
Insomma un autunno caldo che arriva dopo un primo semestre denso, a partire dal successo di Pape Satan Aleppe e di Come viaggiare con un salmone di Umberto Eco, «usciti con tirature rispettivamente di 120 mila e 35 mila copie, ancora stabilmente in classifica» dice Sgarbi. Che non ha mai negato di continuare a pensare anche alla Bompiani. «È una segreta speranza, non solo mia. L’Antitrust ha dato indicazioni precise. Ci saranno offerte, credo molte, e anche la nostra manifestazione di interesse. Abbiamo le prerogative, esperienza e idoneità in questo mestiere. La Nave ha una struttura solida e sana, in grado di fare un’offerta che abbia un valore finanziario congruo. Poi, naturalmente, deciderà Mondadori».