Gli esercenti e il cinema d’estate «Non rinviate i kolossal americani»
Puntualissima, come ogni anno, arriva la polemica sul cinema che in Italia chiude per ferie perché molti rinunciano a lanciare kolossal d’estate. Oggetto della contesa col comunicato degli esercenti è lo slittamento dal 6 luglio all’8 settembre, deciso dalla Fox, di Independence Day — Rigenerazione, in America dal 24 giugno e subito in Inghilterra e Francia. Noi, ultimi, mentre era prevista l’uscita dopo gli Europei di calcio. Eccezioni rare: la Lucky Red il 1 giugno esce con Nice guys, la Warner parte col nuovo Almodòvar e il 16 lancia Angry Birds. «La mancanza di offerta adeguata costringe ad antiche abitudini, congestione nell’autunno» dicono Cuciniello e Bernaschi presidenti di Anec e Anem. Andrea Occhipinti, oltre che della Lucky Red, è presidente dei distributori: «Ci vorrebbe maggior senso di responsabilità per decongestionare il mercato: ognuno deve fare un piccolo sacrificio». Lapalissiano, anche per Lionello Cerri: «La differenza è che un esercente ha un costo economico diviso in 12 mesi, mentre i distributori fanno i conti sui loro titoli e basta». Eppure La pazza gioia di Virzì dimostra che c’è pubblico: in 7 giorni 313 mila presenze e 2 milioni, sarà il block buster estivo, magari accanto al rilancio di Un americano a Parigi, il gran musical: torna dal 9 giugno. (m. po.)