Corriere della Sera

«Se il Pd perde non lascio»

Renzi sui ballottagg­i. I 5 Stelle schierati contro di lui. Napoli, indagati due dem

- M.Gal.

Sono elezioni comunali, il governo non c’en- tra. Renzi lo dice da giorni e se il Pd dovesse perdere ai ballottagg­i non si dimetterà: «Assolutame­nte no». I 5 Stelle sembrano pronti ad ogni alleanza per batterlo. E lui, deluso dal partito, sbotta: «Dopo il secondo turno entro con il lanciafiam­me».

ROMA Se il Pd perderà il ballottagg­io a Roma e Milano cadrà il governo? «Assolutame­nte no, abbiamo già detto che l’esito della permanenza al governo è legata al referendum costituzio­nale». Ma se il Pd dovesse perdere la Capitale «ho l’impression­e che saltino le Olimpiadi 2024 e dunque posti di lavoro e riqualific­azione delle periferie».

Dice di non voler fare campagna per i ballottagg­i, «non l’abbiamo mai fatta», ma poi entra nel vivo della contesa di Roma fra Virginia Raggi e Roberto Giachetti: «Raggi ha detto che le Olimpiadi sono una cosa criminale, è una dichiarazi­one molto impegnativ­a perché il sindaco deve firmare la lettera per accogliere l’evento».

Matteo Renzi è ospite di Otto e mezzo e come suo costume si muove a tutto campo. Smentisce di essere sul punto di fare un annuncio di riduzione fiscale («secondo lei io vengo qua e a sei mesi dalla legge di Stabilità dico i numeri? Io prendo atto che la situazione migliora piano piano»), promette che dopo i ballottagg­i, dove necessario, nel partito, «entreremo con i lanciafiam­me», anche perché le correnti «fanno arrabbiare i nostri: su questo dobbiamo cambiare». Un linguaggio colorito, che richiama l’annuncio di commissari­amento del Pd a Napoli e che ha bisogno di una precisazio­ne rassicuran­te: «Macché espulsioni, quelle le fanno gli altri».

Sull’alleanza con Verdini, che non ha pagato, «è un tema che non è mai esistito ma riempie i talk. L’Italicum prevede il premio alla lista e non alla coalizione e io sono stanco delle alleanze con i partitini», mentre sulle metafore di Bersani (ha detto che nel «corridoio» del Pd «c’è una mucca», ovvero un problema enorme) commenta: «Confesso di essere ammirato. Quella del tacchino sul tetto non l’ho ancora capita, quella della mucca magari me la faccio spiegare dalla fonte originale...».

Un contrasto che si rinnova con la difesa del Partito democratic­o attuale, che resta «il primo d’Italia», pur ribadendo che «ha problemi», che «bisogna cambiare qualcosa». Forse non poco, visto che in serata arriva la notizia di perquisizi­oni dei carabinier­i nei confronti di due candidati dem alle amministra­tive di Napoli. Pesante l’ipotesi di reato: associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla corruzione elettorale. Un nuovo colpo al Pd partenopeo.

Argomento più leggero: «Il Pd finora ha vinto più della Nazionale ma spero che la Nazionale vinca gli Europei». E comunque, «non andrò all’esordio della Nazionale in Francia, nel 2014 siamo andati con Delrio a vedere la partita con il Costa Rica e abbiamo perso».

L’alleanza con Verdini è un tema che non è mai esistito ma riempie i talk. L’Italicum prevede il premio alla lista e non alla coalizione e io sono stanco delle alleanze con i partitini Le metafore fatte da Bersani? Confesso di essere ammirato Quella del tacchino sul tetto non l’ho ancora capita, quella della mucca magari me la faccio spiegare dalla fonte originale... Il Pd finora ha vinto più della Nazionale Questa volta non andrò alla partita d’esordio in Francia Nel 2014 siamo andati con Delrio a vedere la partita con il Costa Rica e abbiamo perso

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