La vicenda
Il 10 giugno scorso a Marsiglia, alla vigilia della sfida per Euro 2016 InghilterraRussia, scoppiano tafferugli tra tifosi inglesi, russi e giovani locali. La polizia disperde i supporter nella zona del porto vecchio lanciando diversi lacrimogeni: nelle violenze un tifoso britannico quasi perde la vita
Dopo gli incidenti la commissione d’inchiesta della Uefa decide di dare una multa da 150 mila euro alla Federcalcio russa e di sospendere la squalifica della nazionale da Euro 2016, squalifica che scatterebbe qualora incidenti dello stesso tipo si ripetano nelle restanti partite della squadra russa
Martedì vengono fermati a Mandelieu la Napoule, vicino a Cannes, decine di supporter russi. Lo stesso giorno, la sera, il teatro degli scontri tra tifoserie violente si sposta a Lille, nel nord del Paese: alcuni hooligan russi attaccano ultras inglesi e gallesi
Il giorno dopo — cioè ieri — sempre a Lille la polizia francese interviene con lacrimogeni e spray al peperoncino per disperdere i tifosi inglesi: i tafferugli avvengono vicino alla stazione dal nostro inviato a Mosca
Non è piena crisi diplomatica, ma poco ci manca. A dare ulteriore peso alla convocazione di Jean Maurice Ripert, l’ambasciatore francese a Mosca, al ministero degli Esteri russo, un atto di per sé già con forte valenza politica, è stato Sergei Lavrov in persona.
Il capo della diplomazia del Cremlino ha infatti deciso di spiegare la decisione direttamente alla Duma, la Camera bassa del Parlamento: il fermo dei tifosi russi «è un incidente inaccettabile», ha detto Lavrov, secondo il quale le autorità francesi «avevano l’obbligo di informare immediatamente il nostro consolato generale a Marsiglia ma non lo hanno fatto». In tal modo, ha spiegato il ministro, «hanno agito in violazione della Convenzione di Vienna».
I diplomatici moscoviti hanno appreso del fermo soltanto dai social network e quando si sono precipitati sul posto i 43 tifosi, compresi tre autisti, erano da ore bloccati sul bus: «Il loro arrivo ha impedito che la situazione degenerasse e si è subito stabilito un dialogo».
A conferma che però Mosca si rende conto di muoversi su un terreno sdrucciolo, Lavrov è stato anche molto attento a lasciare aperti tutti i canali di dialogo e a bilanciare le sue critiche. Il ministro ha infatti definito «inammissibile» il comportamento di alcuni tifosi russi e ha assicurato che i suoi diplomatici «lavoreranno insieme alle autorità francesi su base costante». Qualche resipiscenza traspare anche nel ministro dello
La percezione delle autorità di sottostare a un doppio standard rimane evidente