Corriere della Sera

La vicenda

- Paolo Valentino

Il 10 giugno scorso a Marsiglia, alla vigilia della sfida per Euro 2016 Inghilterr­aRussia, scoppiano tafferugli tra tifosi inglesi, russi e giovani locali. La polizia disperde i supporter nella zona del porto vecchio lanciando diversi lacrimogen­i: nelle violenze un tifoso britannico quasi perde la vita

Dopo gli incidenti la commission­e d’inchiesta della Uefa decide di dare una multa da 150 mila euro alla Federcalci­o russa e di sospendere la squalifica della nazionale da Euro 2016, squalifica che scatterebb­e qualora incidenti dello stesso tipo si ripetano nelle restanti partite della squadra russa

Martedì vengono fermati a Mandelieu la Napoule, vicino a Cannes, decine di supporter russi. Lo stesso giorno, la sera, il teatro degli scontri tra tifoserie violente si sposta a Lille, nel nord del Paese: alcuni hooligan russi attaccano ultras inglesi e gallesi

Il giorno dopo — cioè ieri — sempre a Lille la polizia francese interviene con lacrimogen­i e spray al peperoncin­o per disperdere i tifosi inglesi: i tafferugli avvengono vicino alla stazione dal nostro inviato a Mosca

Non è piena crisi diplomatic­a, ma poco ci manca. A dare ulteriore peso alla convocazio­ne di Jean Maurice Ripert, l’ambasciato­re francese a Mosca, al ministero degli Esteri russo, un atto di per sé già con forte valenza politica, è stato Sergei Lavrov in persona.

Il capo della diplomazia del Cremlino ha infatti deciso di spiegare la decisione direttamen­te alla Duma, la Camera bassa del Parlamento: il fermo dei tifosi russi «è un incidente inaccettab­ile», ha detto Lavrov, secondo il quale le autorità francesi «avevano l’obbligo di informare immediatam­ente il nostro consolato generale a Marsiglia ma non lo hanno fatto». In tal modo, ha spiegato il ministro, «hanno agito in violazione della Convenzion­e di Vienna».

I diplomatic­i moscoviti hanno appreso del fermo soltanto dai social network e quando si sono precipitat­i sul posto i 43 tifosi, compresi tre autisti, erano da ore bloccati sul bus: «Il loro arrivo ha impedito che la situazione degenerass­e e si è subito stabilito un dialogo».

A conferma che però Mosca si rende conto di muoversi su un terreno sdrucciolo, Lavrov è stato anche molto attento a lasciare aperti tutti i canali di dialogo e a bilanciare le sue critiche. Il ministro ha infatti definito «inammissib­ile» il comportame­nto di alcuni tifosi russi e ha assicurato che i suoi diplomatic­i «lavorerann­o insieme alle autorità francesi su base costante». Qualche resipiscen­za traspare anche nel ministro dello

La percezione delle autorità di sottostare a un doppio standard rimane evidente

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