Corriere della Sera

La via stretta del Cremlino e i rapporti con l’Uefa pensando ai Mondiali

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I tafferugli Lille, la polizia affronta i tifosi inglesi In basso, da sinistra, un russo con una bandiera inglese insanguina­ta; gli inglesi mostrano le scarpe in segno di protesta contro i russi Sport, Vitalij Mutko, che dopo le maldestre dichiarazi­oni dei giorni scorsi, quando aveva difeso a spada tratta i tifosi russi, ha cominciato a fare qualche distinguo: «La stragrande maggioranz­a sono persone per bene venute a guardare calcio e riposare, ma ci sono altri più aggressivi e con loro bisogna lavorare in anticipo. Se i francesi ne avessero discusso insieme a noi, tutto questo non sarebbe successo». Mutko però nega che gli hooligan russi siano organizzat­i.

La percezione delle autorità moscovite di sottostare a un doppio standard in ogni caso rimane. È evidente nelle parole di Lavrov: «Non si possono chiudere gli occhi sul fatto che vengano ignorate le azioni provocator­ie compiute

dai tifosi di altri Paesi, che hanno calpestato la bandiera russa e urlato insulti alla nostra leadership e ai nostri atleti». E viene confermata da un commento del portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, il quale si è augurato che «ci sarà un atteggiame­nto imparziale verso tutti gli eccessi compiuti e verrà prestata attenzione a ogni parte coinvolta negli incidenti». Finora, per i fatti di Marsiglia, l’Uefa ha multato per 150 mila euro soltanto la Federcalci­o di Mosca e ha emesso una squalifica condiziona­le della nazionale russa, pronta a scattare in caso di nuovi incidenti.

Il Cremlino tuttavia non commenta e non vuole entrare in rotta di collisione con l’Uefa, alla quale Peskov riconosce una «totale responsabi­lità di giurisdizi­one». E qui è chiaro che il pensiero delle autorità russe corra ai Mondiali di Russia del 2108. Ieri è stato Vladimir Putin in persona a sollecitar­e i membri del Consiglio di Sicurezza a «far lezione dell’esperienza francese, sui modi di garantire la sicurezza nell’organizzaz­ione delle partite di calcio, nel contesto della preparazio­ne della Coppa del Mondo del 2018».

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