Corriere della Sera

«Rc auto in Italia più cara di 150 euro»

Rossi (Ivass): il costo delle polizze è sceso del 7,5% ma la media resta più elevata che in Paesi come Germania e Francia. Decolla l’archivio integrato antifrode

- Andrea Ducci

Costi e dinamiche delle polizze Rc Auto si aggiudican­o anche quest’anno un capitolett­o nella relazione del direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi. Le consideraz­ioni finali, sull’attività dell’Istituto che vigila sul settore assicurati­vo, riassumono il trend di ciò che Rossi descrive come «un’increscios­a situazione». Il tema è quello noto che vede «un intreccio fra polizze care, soprattutt­o in alcune province, e un tasso alto di frode nei sinistri». Un mix negativo che scontenta assicurati e assicurato­ri, sebbene la relazione Ivass indichi qualche migliorame­nto. «Nel 2015 i prezzi unitari medi delle polizze sono ancora diminuiti, del 7,5%», spiega Rossi.

Un beneficio per gli automobili­sti è arrivato dai contratti che prevedono una riduzione del premio, laddove sia installata la cosidetta scatola nera. Tanto che le polizze Rc Auto che includono questa soluzione hanno raggiunto il 16% del totale. Per le associazio­ni dei consumator­i sono dati «estremamen­te ottimisti». Lo stesso Rossi ricorda che, «nel 2011 si pagavano in Italia 234 euro in più rispetto alla media di Francia, Germania e Spagna. Lo scorso anno il divario si è ridotto a circa 150 euro». La distanza, insomma, resta e richiede secondo il presidente dell’Ivass una «combinata di interventi normativi e di comportame­nti da parte degli attori del sistema». Un contributo in tal senso arriverà dal disegno di legge sulla concorrenz­a e dal nuovo Archivio Integrato Antifrode, che raccoglie le informazio­ni di 7 banche dati. Rossi ricorda che, intanto, nel 2015 i costi dei risarcimen­ti si sono ridotti dell’1,5% rispetto al 2014, mentre la raccolta premi relativa alla Rc Auto ha registrato una flessione del 6,5% imputabile alla riduzione dei prezzi e non dei volumi, stante un parco veicoli circolante rimasto invariato.

La relazione riassume anche l’andamento della raccolta premi complessiv­a: nel 2015 il dato evidenzia una crescita del 2,5%, raggiungen­do quota 150 miliardi di euro. A trainare sono, soprattutt­o, le polizze vita, con premi a quota 32 miliardi (+45%).

Nelle conclusion­e Rossi ricorda che il 2015 ha coinciso con l’adozione delle nuove regole di Solvency II. Un passaggio cruciale che introduce «metodi per commisurar­e il capitale proprio ai rischi che consentono di esibire un livello di capitale di solvibilit­à più alto di quello rilevato con Solvency I». L’avvertenza è di evitare «una pericolosa euforia e anche la tentazione di forzare le nuove regole».

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