Inno nazionale
Caro Romano, mi sono sempre chiesto perché la Rai, all’inizio delle radiotrasmissioni alle 6 del mattino (e alla sera) ci faccia ascoltare l’inno della Repubblica italiana suonato dai Berliner Philharmoniker di Vienna diretti da Abbado. Ma non c’è una orchestra italiana che lo possa fare? Mi sembrerebbe molto più coerente e intelligente. Roberto Cannavò
Roma Io vedo in quella esecuzione un omaggio all’Italia. Le ricordo che una delle ultime imprese di Abbado fu la esecuzione delle nove sinfonie di Beethoven. Questa è davvero l’Europa che amiamo e che nessuna crisi potrà mai distruggere.
PENSIONAMENTI
Le nuove ipotesi L’ultima «trovata» in tema di previdenza sembra essere la possibilità di accedere al pensionamento anticipato fino a tre anni rispetto all’età di 66 anni e 7 mesi richiesta per la pensione di vecchiaia. Ma per farlo si dovrà chiedere un anticipo sotto forma di prestito, restituendolo sulla pensione normale in 20 anni, con rate che peseranno in maniera variabile sull’importo dell’assegno fino a un massimo di circa il 15% per i redditi maggiori. E, questo, per i futuri pensionati appartenenti alle classi dal 1951 al 1955. Non me ne vogliano i proponenti, ma a nessuno è venuto il dubbio che quest’ennesima «finestra» non fa altro che creare un ulteriore distinguo tra i già fin troppo variegati sistemi di pensionamento, con buona pace di quella tanto decantata equità sociale che la Costituzione dovrebbe garantirci?
Mario Alberti, Parma Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it www.corriere.it sromano@rcs.it Alle 6.30, le cose da tenere d’occhio nella giornata che si apre, segnalate dalle nostre firme Rassegna stampa alle 7.15 e due notiziari, alle 13 e alle 19.30