Corriere della Sera

La Francia si toglie già il pensiero: agli ottavi per prima

Deschamps confuso, ma l’Albania è battuta

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Luca Valdiserri

Come nelle barzellett­e di Pierino ci sono due notizie: una è buona e l’altra è cattiva. Quella buona è che, grazie a un gol al 90’ (Griezmann) e uno al 95’ (Payet, il migliore in campo per distacco), la Francia è la prima squadra qualificat­a agli ottavi di finale. Sono bastate due partite per mettere al sicuro il passaggio del turno. Contro la Svizzera, il 19, basterà un pareggio per essere anche prima del girone. La notizia cattiva è che c’è grande confusione sotto il cielo di Parigi (contro la Romania) e di Marsiglia (contro l’Albania). Deschamps non sa quale squadra e quale modulo scegliere. Va avanti a tentoni e, finora, l’hanno salvato la qualità dei singoli e la tenacia di provarci fino al 90’ e oltre. Ieri sera, contro un’Albania veramente ben organizzat­a, che rende merito al lavoro di Gianni De Biasi e Paolo Tramezzani, il c.t. francese ha mandato in panchina Griezmann e Pogba, cambiando anche il modulo della partita inaugurale: da 4-3-3 a 4-2-3-1, con l’inseriment­o tra i titolari di Martial e Coman. Un cambio che Deschamps aveva fatto capire alla vigilia, quando aveva parlato della necessità di velocizzar­e l’azione e di « allargare » il campo con il gioco sulle fasce.

Il risultato, nel primo tempo, è stato raccapricc­iante. Il peggio del peggio la fascia sinistra, con Evra stordito e Martial che ha sbagliato ogni pallone toccato. Compreso quello che, al 21’, gli è stato servito in verticale da Payet: l’attaccante del Manchester United ha tardato nel tiro e si è fatto stoppare da Ajeti. La Francia non ha prodotto altro, mentre l’Albania è stata pericolosa con un bello schema da calcio d’angolo al 38’.

Deschamps, nell’intervallo, si pente subito: rimette Pogba per Martial e torna al 4-3-3. La partita si «apre» e diventa intensa. Coman sfiora il gol dopo 30”, di testa, su cross di Giroud; l’Albania ci va ancora più vicina al 6’, quando un intervento alla disperata di Sagna su Memushaj manda la palla a sbattere contro il palo; poi è Pogba (8’), su cross di Payet, a mandare di poco alto in acrobazia. Giroud centra il palo di testa, la Francia preme ma non riesce a sfondare. Deschamps fa abiura definitiva quando fa entrare Griezmann ed è proprio lui che, al 90’, su cross di Rami, trova l’angolo giusto con l’ennesimo colpo di testa. Resta l’impression­e che a questa squadra, muscolare ma poco creativa, un giocatore come Rabiot avrebbe fatto molto comodo. L’Albania esce dal campo a testa altissima e proverà, contro la Romania, a onorare ancora il suo bell’Europeo.

Oltre che per l’esclusione nel primo tempo, Pogba è diventato di attualità per il mercato. Secondo molte fonti è previsto nei prossimi giorni un incontro tra dirigenti juventini e madridisti. Un primo contatto «esplorativ­o», per capire i reali contorni della possibile operazione. Un movimento di mercato che, con un effetto domino, può trascinare altri trasferime­nti importanti. Un giocatore che piace moltissimo ad Allegri, per esempio, è Toni Kroos.

Prima dell’inizio dalla gara la Uefa ha chiesto al pubblico un minuto di applausi in memoria dei due poliziotti, marito e moglie, uccisi alla periferia di Parigi. È un Europeo che non riesce a liberarsi dai suoi fantasmi e dalle sue paure.

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Il salvatore Dopo aver trascorso in panchina oltre due terzi di gara, Antoine Griezmann ha salvato la Francia con un gol di testa nel finale (Reuters)

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