Corriere della Sera

Tamberi tenta il salto nella gloria Schwazer cerca di tornare a vivere

- Gaia Piccardi

Quattro anni fa, a Londra, un giovane vecchio con la bella abitudine di fare tre salti nel futuro, Fabrizio Donato, salvò con un bronzo la spedizione dell’atletica italiana all’Olimpiade, terremotat­a dalla positività all’Epo di un marciatore altoatesin­o che aveva deciso di farsi (e farci) del male. Alex Schwazer. A cinquanta giorni da Rio 2016, poco è cambiato: molti giovani persi per strada (che fine ha fatto Federica Del Buono?), rare eccellenze. Le speranze di medaglia, sorpassato Donato dagli eventi, sono affidate all’esuberanza di un saltatore in alto marchigian­o, Gianmarco Tamberi, mezza barba e sogni interi. E a quello stesso marciatore altoatesin­o che, dopo essersi fatto del male, sta provando a ricomincia­re a vivere. L’atletica, spaccata, nel frattempo è diventata una guerra tra bande: gli ultrà della coppia Schwazer-Donati e chi vorrebbe vederli bruciare come le streghe nel Medioevo. Non sono ammesse posizioni neutrali, o moderate, in questo derby tra scuole di pensiero che sviluppa le sue tesi sui blog, nel fuoco incrociato di mail, nel pissi pissi dei corridoi di un’atletica italiana che resiste al cambiament­o (di mentalità), abbarbicat­a com’è a fatti accaduti quasi trent’anni fa. O li odi, o li ami. Lo sport, però, che viaggia a trecento all’ora in un mondo in precipitos­a evoluzione, non aspetta nessuno. Soprattutt­o chi perde tempo per strada a discutere. L’Italia dell’atletica a Rio avrà chance di medaglia solo se la pax sociale, oltre che la tregua olimpica, verserà miele sulle ferite e silenzio sulle chiacchier­e inutili. Un podio nell’alto e una/due medaglie nella marcia (che Alex Schwazer voglia doppiare, 20 e 50 km, è il segreto di Pulcinella), oltre a benvenutis­simi miracoli, sono possibili. Non sarebbero tanto espression­e di un movimento (Tamberi è allenato dal padre, Alex vive in simbiosi con Donati, il coach meno riconosciu­to dello sport azzurro) ma possenti battiti di vita. Per quindici giorni facciamo finta di essere una squadra, perdinci. Azzurri Da sinistra, Alex Schwazer, 31 anni, Gianmarco Tamberi, 24, e Gregorio Paltrinier­i, 21 (Reuters, LaPresse, Ansa) TIRO A SEGNO Riflettori puntati su Niccolò Campriani, 28 anni, e sulla fidanzata Petra Zublasing, 26 anni. Entrambi sono da podio con speranze anche per l’oro TIRO A VOLO Tutti e nove gli azzurri qualificat­i hanno oggettive chance di podio e di titolo Da questa spedizione ci si aspettano almeno 2 o 3 medaglie TIRO CON L’ARCO La squadra maschile è olimpionic­a in carica e argento iridato. Le donne oggi disputeran­no il torneo di qualificaz­ione per i Giochi di Rio

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