Corriere della Sera

La giunta Sala: Radicali dentro con 6 ex Pisapia E la vice è donna

- Elisabetta Soglio

La sorpresa è arrivata in extremis: un radicale, Lorenzo Lipparini, nella giunta presentata ieri dal sindaco Giuseppe Sala. Squadra a tempo di record. Aveva detto lunedì scorso che «entro una settimana» avrebbe dato i nomi: ci ha messo un giorno in meno perché, dice, «voglio subito convocare la prima giunta e molto presto anche il consiglio comunale». Vicesindac­o, come aveva promesso, sarà una donna: Anna Scavuzzo, consiglier­a comunale uscente premiata da un record personale di oltre 2 mila preferenze. Confermati sei assessori che erano già nella squadra di Giuliano Pisapia: a parte Pierfrance­sco Majorino al Welfare e Filippo del Corno alla Cultura, per gli altri (Carmela Rozza, Marco Granelli, Cristina Tajani, Pierfrance­sco Maran) ci sono stati cambi o rafforzame­nti di deleghe. I volti nuovi sono, oltre a quello di Lipparini (si occuperà di Partecipaz­ione e Open data), quello della manager microsoft Roberta Cocco (per lei nuove deleghe: Digitalizz­azione e Servizi ai cittadini), dell’avvocato Roberta Guaineri (cui sono stati affidati Sport e Turismo), di Roberto Tasca, ex socio di Sala in un’azienda di consulenza finanziari­a (curerà Bilancio e Demanio), dell’architetto Gabriele Rabaiotti (già presidente di un consiglio di zona: seguirà Lavori Pubblici e Casa).

Sala ha tenuto per sé le deleghe alle Aziende partecipat­e, alle Periferie («Diventeran­no la mia ossessione») e alla Internazio­nalizzazio­ne. Anche su quest’ultimo punto insiste spiegando che Milano deve essere in grado di occuparsi dei quartieri e allo stesso tempo di dialogare con il mondo aprendo nuove opportunit­à. Non per nulla la sua prima presa di posizione è arrivata dopo la Brexit: proporre Milano come sede dell’Autorità bancaria europea e dare casa al mondo della finanza rimasto orfano di Londra.

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