Corriere della Sera

Quattro passi in Ferrari

- DAL NOSTRO INVIATO Maurizio Donelli

BRUNICO Partiamo da quello che non funziona: il nome. Se paragonato alla Dino, alla Enzo o alle più recenti California o Scuderia, Gtc4Lusso è davvero difficile da ricordare. Troppa roba in quell’acronimo. Gt sta per Gran turismo. C per coupé e Lusso perché... ça va sans dire. Detto questo, per rimanere sul francese: chapeau. Ma basta adesso, il tricolore giusto da far sventolare sui tornanti della Val Gardena e della Val Badia è quello verde bianco e rosso. Perché siamo al volante di una Ferrari. Mica una Ferrarì. Siamo sull’erede della FF, scontato quando si guidano bolidi di questo genere. Davanti l’abitacolo è diviso simmetrica­mente in due. Chi guida ha tutti i comandi essenziali sul volante. Non c’è bisogno di staccare le mani. Anche le palette del cambio sono lì, stile monoposto di Formula 1. Chi non guida, è come se lo facesse. Perché di fronte ha un display orizzontal­e sul quale passano tutte le informazio­ni che si vuole conoscere: la velocità, i giri, i rapporti, la mappa del navigatore...

Quello che non può provare il passeggero è il senso di stabilità e sicurezza che la Gtc4Lusso regala attraverso il volante quando si percorre una curva stretta a velocità sostenuta. In questa sensazione, probabilme­nte, è racchiuso il vero salto di qualità rispetto alla FF. Più che sensazione, una certezza dovuta a un’intuizione ingegneris­tica: le ruote posteriori sterzanti. L’esclusivo sistema Ferrari si chiama 4RM-S. Piuttosto complicato spiegarne nei dettagli il funzioname­nto. Per capirci: quando si entra in curva, sulla base della velocità e dell’inclinazio­ne dell’auto, l’elettronic­a trasmette le informazio­ni alle ruote posteriori che ruotano (eventualme­nte anche in senso opposto a quelle anteriori) per mantenere la stabilità della macchina. E questo succede anche su strade bagnate o addirittur­a innevate.

La Gtc4Lusso segue la curva con precisione, senza sculettare o perdere aderenza nella parte anteriore. Sembra stia scorrendo sui binari. E i tornanti che salgono verso i passi Gardena, Sella e Pordoi sono stati un bel banco di prova. Quindi performanc­e (335 km all’ora, 0-100 km/h in 3,4 secondi...), comodità (finalmente anche un bagagliaio che può definirsi effettivam­ente così) e sicurezza (ecco, l’impression­e finale più marcata e piacevole è proprio questa). E non è poco per chi stacca un assegno da 270.060 euro per poterla parcheggia­re in garage.

 ??  ??
 ??  ?? cc; 690 cavalli; coppia massima 697 Nm a 5.750 giri; velocità massima 335 km/h PREZZO 270.060 euro
cc; 690 cavalli; coppia massima 697 Nm a 5.750 giri; velocità massima 335 km/h PREZZO 270.060 euro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy