«In musica paga l’onestà Resiste solo quella del cuore»

Blink-182: la canzone è come un soufflé, è facile rovinare tutto

girare il nastro o il disco. Per noi l’album è un’esperienza in sé, dall’inizio alla fine, mentre adesso la gente può ascoltare una canzone sola, scaricare da Internet. L’unica soluzione è impegnarsi al massimo. Una volta per un album potevi scrivere tre canzoni belle e il resto così così, oggi non basta più».

Questo ha influito su come scrivete?

l’attenzione del pubblico, ma ci siamo tenuti larghi. Le altre le teniamo per un’altra volta».

«Bored to Death», il singolo, è stato scritto in poche ore. È anomalo per voi?

«Generalmente le canzoni migliori sono quelle che si scrivono da sole, quelle dove sei tu a doverti togliere di mezzo per permettere loro di emergere. Le nostre canzoni più belle sono nate così. Devo dire che in questo John Feldmann (il produttore) è stato fondamentale. Non ci ha permesso di pensare troppo e di complicare eccessivamente brani, parole e idee. Una canzone è come un soufflé. È facile rovinare tutto».

Cos’è dello stile di vita californiano che ha ispirato l’album?

«Per me (Matt) la California è la terra dei sogni e degli incubi. Quando eravamo piccoli mia sorella ed io potevamo scegliere dove andare in vacanza. Per me la meta era sempre Los Angeles. La musica, Venice Beach, gli spettacoli; come si fa a non apprezzare? Per uno che come me è nato e cresciuto a Chicago il sole, il caldo, il surfing sono spettacolari. Eppure Los Angeles è una città piena di contrasti, con la povertà, la sporcizia, la droga e dall’altra parte la ricchezza assoluta, la fama e ancora la bellezza del territorio».

State per intraprendere un tour che tocca 55 città. Come vi preparate?

«È difficile stare lontani dalle famiglie per così tanto tempo, ma non possiamo assolutamente lamentare. È un bel lavoro. Il contatto con i fan è prezioso. C’è gente che ha cominciato a seguirci da ragazzo che adesso viene con i figli».

Voi che musica ascoltate?

«A me (Mark) piace molto sentire le band di oggi: Savages, Milk Teeth. Dopo 50 anni di rock e pop credi di aver sentito tutto, ma non è così. C’è ancora qualcosa da dire».

Come vi mantenete freschi creativamente?

Trio I Blink-182 nella loro formazione attuale: da sinistra, Matt Skiba, Mark Hoppus e Travis Barker