Corriere della Sera

Fermo, scontro sull’autopsia In Rete solidariet­à per l’assassino

Don Albanesi: Emmanuel morto per le botte. Il legale di Mancini: caduta fatale

- Nicola Catenaro

Quanto emerso dall’autopsia non è ancora bastato a stabilire con certezza le cause della morte di Emmanuel Chidi Nnamdi. Ucciso a botte da Amedeo Mancini, nella lite scoppiata dopo che aveva insultato la moglie del profugo. Oppure morto battendo la testa a seguito della caduta per un pugno, forte ma non mortale, come sostiene la difesa del 39enne fermato con l’accusa di omicidio preterinte­nzionale con l’aggravante dell’odio razziale. Intanto sui social network è diventato trendtopic lo slogan di solidariet­à al killer #ioStoConAm­edeo, lanciato da chi sostiene la tesi della legittima difesa.

Al corteo dei centri sociali, ieri a Fermo, è notevole lo schieramen­to di agenti di polizia, Digos e carabinier­i. Si teme che le tensioni di questi giorni possano generare nuova violenza, ma alla fine la manifestaz­ione si svolge senza scontri. «A Emmanuel — dice don Vinicio Albanesi citando De Andrè — hanno cercato l’anima a forza di botte. E sono state le botte di Amedeo Mancini a ucciderlo. Una mole enorme che lo ha schiantato. È stato sottoposto a una violenza infinita, non so neanche a questo punto se si possa ancora parlare di omicidio preterinte­nzionale». In conferenza stampa gli avvocati della vedova, Chinyere, e della Fondazione Caritas in veritate di don Vinicio che si costituirà parte civile — Letizia Astori e Igor Giostra —, hanno escluso che si possa parlare di legittima difesa. E hanno aggiunto che le ferite e le contusioni evidenziat­e sul corpo di Mancini non dimostrano nulla se non che Emmanuel e sua moglie «hanno tentato di difendersi come potevano» dai colpi e «non hanno causato alcun danno significat­ivo all’aggressore, visto che non è stato neanche ricoverato in ospedale».

Giostra, che era presente all’esame autoptico, ha confermato il colpo al volto e quello alla nuca che ha provocato la frattura al cranio della vittima: «Sono state le lesioni ripetute a causare il decesso» sottolinea. Secondo il legale di Mancini, Francesco De Minicis, la maggior gravità della lesione alla nuca dimostra invece che la morte è avvenuta in seguito all’impatto al suolo. Sarà questo un aspetto decisivo per le sorti del processo. Intanto si attende per domani l’interrogat­orio di garanzia. Il giudice per le indagini preliminar­i dovrà decidere in udienza se confermare o meno il provvedime­nto della Procura.

Martedì, giorno di lutto cittadino, è in programma un’altra manifestaz­ione di solidariet­à per Emmanuel, organizzat­a da Comune e Regione. Oggi, alle 18, si celebreran­no nel duomo i funerali. Alla cerimonia, celebrata da monsignor Luigi Conti, arcivescov­o di Fermo, parteciper­anno la presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi.

I funerali ieri la manifestaz­ione dei centro sociali Oggi alle 18 i funerali con Boldrini e Boschi

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