Fermo, scontro sull’autopsia In Rete solidarietà per l’assassino
Don Albanesi: Emmanuel morto per le botte. Il legale di Mancini: caduta fatale
Quanto emerso dall’autopsia non è ancora bastato a stabilire con certezza le cause della morte di Emmanuel Chidi Nnamdi. Ucciso a botte da Amedeo Mancini, nella lite scoppiata dopo che aveva insultato la moglie del profugo. Oppure morto battendo la testa a seguito della caduta per un pugno, forte ma non mortale, come sostiene la difesa del 39enne fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale con l’aggravante dell’odio razziale. Intanto sui social network è diventato trendtopic lo slogan di solidarietà al killer #ioStoConAmedeo, lanciato da chi sostiene la tesi della legittima difesa.
Al corteo dei centri sociali, ieri a Fermo, è notevole lo schieramento di agenti di polizia, Digos e carabinieri. Si teme che le tensioni di questi giorni possano generare nuova violenza, ma alla fine la manifestazione si svolge senza scontri. «A Emmanuel — dice don Vinicio Albanesi citando De Andrè — hanno cercato l’anima a forza di botte. E sono state le botte di Amedeo Mancini a ucciderlo. Una mole enorme che lo ha schiantato. È stato sottoposto a una violenza infinita, non so neanche a questo punto se si possa ancora parlare di omicidio preterintenzionale». In conferenza stampa gli avvocati della vedova, Chinyere, e della Fondazione Caritas in veritate di don Vinicio che si costituirà parte civile — Letizia Astori e Igor Giostra —, hanno escluso che si possa parlare di legittima difesa. E hanno aggiunto che le ferite e le contusioni evidenziate sul corpo di Mancini non dimostrano nulla se non che Emmanuel e sua moglie «hanno tentato di difendersi come potevano» dai colpi e «non hanno causato alcun danno significativo all’aggressore, visto che non è stato neanche ricoverato in ospedale».
Giostra, che era presente all’esame autoptico, ha confermato il colpo al volto e quello alla nuca che ha provocato la frattura al cranio della vittima: «Sono state le lesioni ripetute a causare il decesso» sottolinea. Secondo il legale di Mancini, Francesco De Minicis, la maggior gravità della lesione alla nuca dimostra invece che la morte è avvenuta in seguito all’impatto al suolo. Sarà questo un aspetto decisivo per le sorti del processo. Intanto si attende per domani l’interrogatorio di garanzia. Il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere in udienza se confermare o meno il provvedimento della Procura.
Martedì, giorno di lutto cittadino, è in programma un’altra manifestazione di solidarietà per Emmanuel, organizzata da Comune e Regione. Oggi, alle 18, si celebreranno nel duomo i funerali. Alla cerimonia, celebrata da monsignor Luigi Conti, arcivescovo di Fermo, parteciperanno la presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi.
I funerali ieri la manifestazione dei centro sociali Oggi alle 18 i funerali con Boldrini e Boschi