Corriere della Sera

MUTILAZION­I GENITALI, UNA BATTAGLIA DA VINCERE

- Monica Ricci Sargentini

In un sorprenden­te e contestato editoriale dal titolo «Una scelta angosciant­e» il britannico The Economist, nell’edizione del 18 giugno, suggerisce un nuovo approccio alle mutilazion­i genitali femminili: «Invece di tentare di proibirle del tutto, i governi dovrebbero vietare le forme peggiori e permettere quelle che non causano danni a lungo termine», scrive il settimanal­e aggiungend­o che «per quanto spiacevole è meglio subire un taglietto simbolico che essere massacrate in una stanza buia da un anziano del villaggio».

L’articolo è stato duramente criticato dalle associazio­ni che da anni si battono per eliminare questa pratica che è considerat­a una violazione dei diritti umani dall’Oms. Sono più di 200 milioni nel mondo le donne che hanno subito una mutilazion­e genitale e ogni anno tre milioni di bambine sotto i 10 anni vengono sottoposte al terribile rito di passaggio. Ong come Amref Health Africa o la britannica Orchid Project hanno fatto notare che l’articolo «porta indietro di anni la nostra battaglia» tanto che, poche ore dopo la pubblicazi­one, è stata lanciata una petizione online perché il settimanal­e rivedesse la sua posizione. «Così le comunità arrivano alla conclusion­e che le Fgm siano una pratica giusta dal momento che anche i medici le ammettono» ha scritto Githinji Gitahi, Ceo di Amref Health Africa in una lettera pubblicata sull’ultimo numero del giornale.

Ad Amref fanno notare che la battaglia si può vincere: nel solo Kenya il tasso di diffusione delle mutilazion­i tra le donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni è sceso dal 38% del 1998 al 21% del 2014 e molti altri Paesi dell’Africa subsaharia­na stanno sperimenta­ndo un trend simile. «Le Fgm sono una pratica pericolosa. I medici che la eseguono causano danni fisici e psicologi. Noi ci battiamo per la sua eliminazio­ne» è il testo della lettera firmata da Flavia Bustreo e Ian Askew dell’Oms e pubblicata dall’Economist che, però, ha confermato quanto scritto.

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