Corriere della Sera

Dico Francia se non cerca di giocare troppo bene

- Di Mario Sconcerti

Credo che FranciaPor­togallo sia una finale giusta. Non si sono viste squadre migliori, si è parlato molto della Germania che però era senza attaccanti e con una predisposi­zione all’ingenuità che alla fine l’ha cancellata. L’Italia è stata un’invenzione di Conte, non aveva le qualità di fondo per arrivare alla fine. La Spagna è superata come gioco e mentalità, è facile giocarle contro. Il Portogallo non ha mai incantato ma non ha mai perso. Ha il migliore attaccante ma lo usa poco e in una posizione che lui non ama, da centravant­i di sfondament­o. Vengono a mancare le danze laterali del vero Ronaldo, il suo bisogno di giocare e decidere da solo. Il limite del Portogallo è saper fare tutto bene e niente benissimo. Tiene molto il pallone, cerca i cross di tanti soprattutt­o quelli di Guerreiro, una delle rivelazion­i del torneo. Per questo penso vincerà la Francia, perché sa trovare spazio alle spalle degli altri, un contropied­e moderno portato avanti spesso anche con quattro giocatori. Se Pogba, Matuidi, Sissoko, Payet cercherann­o di giocare troppo bene al calcio, come a volte capita, complicher­anno inutilment­e una partita chiara che sta già andando nella loro direzione. Il Portogallo è un’altra Germania con in più Ronaldo. Fa girare il pallone, cerca l’ultimo triangolo a due metri dall’area, ma spesso finge, non ha la qualità per riuscirci davvero. Anche Sanches, il ragazzino delle Isole del Sale, è un fantastico sfacciato, ma corre più di quanto imposti e salti l’uomo. È probabile che alla fine il Portogallo perderà ma sarà convinto di essere stato ingannato. È sempre così tra chi tiene la palla e chi invece aspetta. Il Portogallo è completo, la Francia è abbondante, forte in campo e nelle riserve. Ha però la leggerezza e il poco senso tattico degli africani. Questo li porta a rendere a volte un po’ fragile la manovra. Sia Francia che Portogallo saranno due degnissimi campioni d’Europa. Non hanno inventato niente, ma hanno ottimi giocatori e qualche fuoriclass­e (Ronaldo, Pepe, Pogba, Griezmann ). Non c’è di meglio oggi in un continente così spremuto di tattica da aver reso il contropied­e un’ultima rivoluzion­e.

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